La giornata odierna è quella ideale per ricordare un grande classico dei videogiochi, sia per Commodore 64, la versione presa in esame, che per altri computer e console ad 8 e 16 bit dell’epoca. Più ad 8 bit a dire il vero.
Stiamo parlando di California Games, mitico gioco multi-evento targato Epyx ed uscito nel 1987. Uno dei grandi classici dell’epoca dove il divertimento era assicurato dalle sfide con gli amici nelle discipline proposte. Tra ombrelloni e creme abbronzanti, una lettura di quanto segue potrebbe far riesumare console o emulatori vari per riprovare questo titolo prettamente estivo.
SEI PROVE PER ESSERE IL MIGLIORE DELLA SPIAGGIA
California Games è un gioco multi-evento. Sono sei le prove in cui i giocatori si cimentano. Skateboard; footbag freestyle; surf; pattinaggio, frisbee e bmx. Al termine di ogni prova c’è un punteggio che sommato decreta il vincitore globale. Una sorta di mix tra Giochi senza frontiere ed “olimpiadi da spiaggia”. In effetti il gioco Epyx metteva in risalto le sei discipline più in voga in quel periodo escluso il beach volley.
LE GARE NEL DETTAGLIO
Ad inizio partita, oltre a scegliere il numero di giocatori (fino ad un massimo di otto ed a quel punto , ed a quel punto, essendo a turni, si perdevano pomeriggi e serate intere davanti allo schermo), si poteva scegliere se praticare, o gareggiare in una o più prove, ed a quale squadra appartenere.
- Skateboard, con la mitica scritta Holliwood in sottofondo
Skateboard. Armati di casco, protezioni e tanto coraggio, i giocatori affrontavano il pipe cercando di effettuare le acrobazie più spettacolari per raccogliere punti preziosi. Molte le mosse a propria disposizione.
- Footbag, come palleggiare in allegria nel modo più spettacolare possibile
Footbag freestyle. Per chi vi scrive è stata la sua prova preferita. Scopo del gioco palleggiare con una pallina nel modo più spettacolare possibile con la possibilità di fare combo a tempesta in un lasso di tempo limitato (un bel gioco dura poco, ndr). Semplici palleggi o colpi di tacco al volo o palleggi di tacco con mezzi giri, giri e doppi giri prima di riprendere al volo la footbag. Veniva premiata la quantità ma anche la varietà.
- Sicuramente il surf è stata la disciplina più rappresentativa per descrivere lo spirito di California Games
Surf. Forse la disciplina principe di California Games. Senza dubbio la più rappresentativa. Cavalcare le onde con le evoluzioni più interessanti senza cadere dalla tavola nel tentativo di domare le onde. Il sogno di ogni surfista ma anche l’incubo. L’importante era non cadere ma anche riuscire a combinare buone figure. Altrimenti i voti dei giudici potevano assomigliare a quelli di una pagella scolastica di un somarello.
- Di corsa sui pattini per raggiungere il traguardo… occhio agli ostacoli
Pattinaggio. una corsa ad ostacoli ai bordi della spiaggia per raggiungere il traguardo nel minor tempo possibile. La velocità era tutto ma anche il colpo d’occhio per evitare gli ostacoli e le eventuali cadute che rallentavano di molto la nostra folle corsa.
- Freesbie, o frisbie o quello che è… la musica era molto carina
Freesbee. Precisione ma anche lunghezza del lancio e soprattutto una coordinazione tra chi lancia e tra chi riceve. Il segreto per vincere questa prova è sostanzialmente questo. Nel lancio si dosavano forza ed angolazione che se ben miscelate davano soddisfazioni. Belle anche le prese in tuffo.
- Bmx, tra dossi e dune, altro percorso da compiere nel minor tempo possibile e con le acrobazie migliori
BMX. Simile al pattinaggio, ma in un percorso ricco di sali-scendi e moltissime insidie. La bravura stava anche nel dosare la forza e nel fare acrobazie. Anche questo molto divertente.
GRAFICA PULITA, CANZONI LEGGENDARIE
Dal punto di vista tecnico, Epyx svolse un signor lavoro. Graficamente, su Commodore 64, si fece notare per i colori molto allegri e per degli sprite molto grossi animati piuttosto bene ed in modo fluido.
Anche il game-play, che richiedeva comunque gli stessi principi nelle sei discipline, risultava tutto sommato vario. Il problema però era latente: imparate le mosse più spettacolari, era difficile modificare i propri schemi.
Tuttavia, la missione principale era quella di divertire e California Games riuscì in pieno in questa missione che sembra ai giorni nostri essere quasi accantonata in favore di meccaniche sempre più realistiche ma fredde.
Un altro punto forte era la colonna sonora. I brani di Chris Grigg sono entrati nella leggenda del Sid (il chip sonoro dell’8 bit di casa Commodore). Dalla colonna sonora iniziale a quelle delle varie discipline. Divertenti, incalzanti e molto orecchiabili. Davano atmosfera alle fasi concitate di gioco.
La longevità era assicurata dalla varietà degli eventi ma va da se che più giocatori ci fossero, più alta fosse la voglia di continuare. Da solo, per quanto il gioco fosse bello, la sfida poteva calare di interesse anche se battere i propri record personali poteva comunque dare qualche stimolo.
CONCLUSIONI
California Games, un nome, una leggenda. Uno dei giochi più divertenti per Commodore 64. Il classico titolo da godersi in compagnia degli amici. Forse uno dei primi di questo genere. Il concetto nudo e crudo, a riflettere bene, è stato ampliato all’ennesima potenza e rilanciato grazie ai numerosi giochi multi-evento su Wii o su Kinect. Per chi vi scrive non sarebbe una sorpresa una versione aggiornata ai nostri tempi su Kinect o su Move. Magari è pura fantascienza, ma perché non sognare?
PREGI. Divertente in compagnia. Tecnicamente ineccepibile. Buona la varietà dagli eventi.
DIFETTI. Il game-play rischia di diventare ripetitivo dopo aver memorizzato le diverse mosse.
VOTO: 9/10.