Magazine Diario personale

Call me baby

Da Giupy
Da quando vivo nel posto degli Orsi sono attratta dalle esperienze americane che fino ad ora avevo solo visto nei film. Oggi ne ho fatta un'altra: sono andata ad un baby-shower. Che non e' una doccia-bambino, ma quella festa che si fa quando una e' incinta un paio di mesi prima che il pupo nasca. Un po' come festa di battesimo ma anticipata e senza preti.

La coppia in questione e' davvero carinissima, in piu' lei e' indonesiana e questo vuol dire un sacco di meraviglioso cibo sud-asiatico, il mio preferito. Pero' lo ammetto, il baby shower mi spaventava. Perche' in effetti io sono abbastanza impacciata quando ci sono dei bambini/bisogna parlare di bambini. Un po' come i cani, i bambini sentono la mia paura e ogni volta che mi avvicino a loro piangono disperati, se la fanno addosso o sputano. E oltretutto non avendo fratelli o amiche che hanno avuto bebe' non so molto di bambini e dico sempre cose sceme (tipo "ma sa gia' usare il gabinetto da solo?" "no, ha due mesi non e' un gatto").

Lasciando stare quella volta che ho parlato a lungo con una ragazza incinta senza capire che lo fosse e leggevo i suoi riferimenti ai bambini come un desiderio di perdere dei chili. 

Call me baby
 A me sembra minaccioso

Ho iniziato la festa abbastanza nervosa. Una mia amica e' passata a prendermi dicendo "sai doveva venire pure mio marito ma vuole guardarsi la partita e l'ultimo baby shower a cui siamo andati e' durato SEI ore". Bene. Ricordiamoci che ad un baby shower non c'e' alcol, e questo rende tutto ancora piu' difficile.

Oltre a mangiare TANTO, la prima attivita' del baby shower e' stato quello di compilare delle carte pre-fatte: una ti chiedeva di scrivere dei consigli alla neo-mamma per questo periodo (Io? io dare consigli a qualcuno su come essere madre? Io che manco so tenere il basilico?) e una aveva delle frasi da completare per il bambino. Per esempio, c'era scritto "I wish you will laugh...." o "I wish you will understand...".

Visto che a volte faccio figure un po' cosi' ma so trattenermi, ho sfoggiato la peggio banalita' scrivendo "I wish you will have a lot of love" e "I wish you will smile every day", il tutto condito da amore e cuoricini. Adoro queste cose un po' cheesy in fondo.
Pero' la festa era popolata soprattutto da accademici e ho visto pure gente creativa uscirsene con "I wish you will understand that meat is overrated", "I wish you will laugh at your parents" o "I wish you will never go to grad school". I riferimenti alla velata speranza che il pupo non faccia un PhD erano la grande maggioranza, il che e' bello sapendo che e' quello che fanno entrambi i genitori e la maggioranza degli invitati.

Call me baby
 
Mi chiedo Foucault che scriveva sulle baby-shower cards

Poi ci sono stati dei giochi. la pinata che e' bella perche' piena di caramelle. Poi, una versione del gioco "attacca la coda all'asino" che era pero' "metti il ciuccio in bocca al bambino". Devo dire che e' stato divertente, ma solo da guardare, perche' io stavo bevendo un sacco di succo di mirtilli che pensavo fosse alcolico. Invece era solo succo di mirtilli.
In ultimo, l'apertura dei regali. Al contrario di come si fa spesso da noi, erano cose utili, non quei braccialetti d'oro che vanno bene ad un Lilipuziano. O almeno, a me e' toccato questo quando sono nata 18 anni fa e sono attualmente una persona molto povera ma con un sacco di mini-gioielli. Quindi la futura mamma e consorte si sono messi ad aprire tutti i regali e ringraziare a profusione "un passeggino, wow!", "Grazie, bellissimo cuscino per allattare!", "Oh, un contenitore per contenere i pannolini usati". 
Andare a comprare il regalo mi ha insegnato molto sui bambini. Per esempio che i pannolini costano TANTISSIMO. Perche'? E' un diritto di ogni famiglia averli! Cio' e' sbagliato! Cosi' una delle mie amiche ha fatto una torta di pannolini commentando in modo azzeccatp "I'm spending 40$ on some other person's poo!!!".Io invece ho preso delle tutine. Davvero belle, perche' io avro' problemi con i neonati ma i vestiti taglia micro sono adorabili. Pero' se uno fa un dottorato come il mio, pure comprare le tutine neonato diventa un problema: no rosa o azzurro, nulla che caratterizzi il genere del bambino. Perche' il gender e' un'espressione della nostra societa' patriarcale e bisognerebbe crescere i bambini senza enfatizzare le differenze, perche' capiscano da soli il loro orientamento sessuale e pure il loro gender.Tutto molto bello, ma io adoro le tutine viola piene di fronzoli. Non ditelo al mio feminist self.

Call me baby
 
Se mai avro' un bambino lo vestiro' cosi'. Qualunque sia il suo gender

In questo non c'e' stato, ma mi dicono che a volte durante un baby shower si cerca di indovinare il nome del bimbo. Che a pensarci e' un gioco divertente. Soprattutto qui, perche' gli Americani raramente hanno dei nomi da Cristiani.Ho conosciuto donne (e con "donne" intendo professioniste affermate di una certa eta' ed importanza sociale) usare in occasioni ufficiali nomignoli che noi diamo di solito ai nostri animali domestici come Susy Dolly Lin Molly KimmyPoi, persone che hanno dei nomi che sembrano cognomi (o che, alle volte, sono il cognome della madre): McKenzie, Madison... un po' come chiamare  il proprio figlio "Fumagalli Brambilla"Ho anche conosciuto gente che aveva nomi unisex, come Morgan o Tyler. Il che e' confusionario ma gender neutral. O, in generale, nomi... curiosi. Tate (che sei, un museo?), Teira, Armani (e D&G no?), Tamarra, Fabbiana (perche' la madre era stata a Roma), Hunter, Shoshanna.Il che mi sembra un po' l'equivalente dei nostri Braian e Maicol. 

Il resoconto del baby shower e' che e' stato molto divertente, in realta'. E non e' assolutamente durato sei ore. Amerei dire che mi e' passata un po' la paura dei bimbi, ma dopo aver sentito la mia amica dire "ogni volta che mangio poi spinge con i piedi contro lo stomaco", ho pensato che prima la stimavo per la sua intelligenza e simpatia, ora la stimo enormemente di piu' per questa prova che sta affrontando. Nove mesi senza tiramisu, wow. Continuo pero' a pensare che sia giusto ripopolare il mondo ed educare nuovi esseri umani. Il mio progetto e' di adottare un bambino russo e, dopo avergli infilato la tutina di cui sopra, farlo diventare un ballerino. Dico che lo voglio Russo perche' poi si sentira' piu' a suo agio quando lo spediro' al Bolshoi.   Me lo immagino un po' cosi', mio figlio

 (Rileggendo questo post, mi accorgo che spesso mi dipingo come una disagiata. Lo sono, un pochino, ma voi vogliatemi bene lo stesso)


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