Calzature Valentina Gallo: il bello del Made in Italy

Creato il 05 febbraio 2014 da Siboney2046 @siboney2046

Talvolta nella vita sei fortunata e hai l’onore di conoscere qualcuno che farà molta strada perché ha talento, determinazione, motivazione, fiducia nel futuro e un fascino disarmante. Io ho questa fortuna ed ho anche l’onore di condividere questa fortuna grazie ad un lietissimo appuntamento con Valentina Gallo, un nome di cui si sentirà parlare nella moda grazie alle sue meravigliose calzature che emanano tutta l’incantevole stile del Made in Italy, quello vero, quello di qualità.

L’ho persa di vista al liceo, quando già spiccava per il suo charme inconfondibile, la ritrovo ora più affascinante che mai anche mentre beve semplicemente un cappuccino al caffè del paese e mi racconta di questi anni in cui si è laureata in Economia e ha anche concluso un Master, pur sapendo che la sua strada era un’altra: «non è stato una scelta sbagliata, ho fatto esperienza e anche questo mi sarà utile!». Oggi Valentina, assieme ai fratelli, ha fondato un’azienda che farà brillare ancora di più il design e la manifattura italiana negli Stati Uniti perché, nonostante la produzione sia tutta italiana (la sede creativa è a Macerata, ma la produzione si snoda nei bacini calzaturieri più rilevanti del nostro Paese, tra le Marche, la Riviera del Brenta e Firenze), è ad Atlanta che ha sede il brand Valentina Gallo ed è lì che cerca di farsi spazio.

Mi colpisce la modestia con cui Valentina parla di tutto questo lavoro, persino il nome del marchio sembra una pura casualità «abbiamo scelto il mio nome solo perché è facile da pronunciare per gli stranieri!»; ma dietro ad una produzione del genere ci sono duro lavoro, sacrificio e molte difficoltà, com’è si può immaginare. «Non è facile affermarsi sul mercato in questo momento, c’è molta sfiducia nei confronti dei marchi emergenti», ancora di più se questi marchi non sono disposti ad assoggettarsi ai diktat del consumo ma vogliono mantenere la propria indole, la natura elegante che li contraddistingue. Valentina è una che ne sa, ha girato il mondo, da Buenos Aires a Madrid, da Sidney a Berlino; conosce le dinamiche della moda, sa come talvolta anche i nomi più altisonanti devono sottostare a quello che il mercato richiede, anche se si tratta di oggetti dal dubbio gusto. Eppure il suo scopo è quello di creare qualcosa di qualità, qualcosa che lasci il segno, rimarcando la raffinatezza dello stile italiano, quello che neanche i francesi hanno. Un riferimento? Salvatore Ferragamo, un nome certo scontato sulla bocca di una designer giovanissima ma che dice molto sulla sua personalità: «ero ad una mostra sulle calzature di Ferragamo lo scorso fine settimana e mi sono stupita della sua modernità: calzature che vediamo oggi nei negozi e ci sembrano novità sorprendenti lui le aveva già create negli anni quaranta».

Ci tiene a sottolineare che il merito non è tutto suo, anzi: assieme a lei un team di designer trascorre i mesi a creare modelli che abbiano quel quid in grado di conquistare un mercato saturo e, al contempo, siano belli, sofisticati ma anche comodi, perché indossare una bella scarpa non deve essere uno strazio, deve essere una gratificazione. Da qui lo studio sull’ergonomia della calzatura,  i bozzetti, le prove e poi il manufatto, con la scelta in prima persona dei materiali e dei dettagli. E qui arrivano i racconti più interessanti, di come le sue calzature vengono realizzate nello stesso calzaturificio che realizza le scarpe di Fendi; di come  i pizzi vengono cuciti a mano dalle suore dei conventi italiani, perché nessuno ricama bene come loro; e dell’artigiana marchigiana che nel sottoscala di casa, assieme al suo fedele cane a farle compagnia, realizza i fiori che impreziosiranno le sue calzature, ma che è anche la stessa che realizza rigorosamente a mano tutti i fiori di seta che abbelliscono i capi di Dolce&Gabbana, confermando la mia idea che la parte più bella dello showbiz è quella che sta dietro le passerelle, quella in cui la moda si crea.

Così come Valentina è cittadina del mondo, così le sue calzature sono cosmopolite e la sua collezione City Lights Collection si ispira alle meravigliose metropoli che ha visitato.

«Buenos Aires, Miami, Berlin: I followed my heart and instincts.
I got to know each of these cities intimately,
enough to lose myself in their streets.

I met people I can now call friends,
I spoke their language, lived their traditions.

I danced in a milonga,
on the roof of a hotel, in an underground nightclub.
Every city left me with its impression, its flavor, its color, its soul.

When I returned to Italy, I wanted to give a form to these sensations,
through the work of the artisans and artists of my own home.»

In questo modo nasce l’idea che si realizza nella linea Buenos Aires: «I still can hear its music, feel its passion:
Baires is like a liquor that warms your heart
and gets your soul drunk» con i modelli Sol, Tango, Velvet Tango, Carmen e Flor.

Carmen

Tango

E poi la linea Miami, la città che brilla sempre del caldo sole e della luce: «A rooftop that becomes a window to a breathtaking view:
a city covered in diamonds». Colpiscono per la linea moderna e raffinata i modelli Sofia, Sofia Diamonds, Julia, Caterina, Mia, Margareth.

da sinistra:
Sofia, Mia, Sofia Diamonds

Ed infine la linea Berlin, la mia preferita, perché racchiude lo stile underground e prettamente europeo della collezione: «After the grey, you will see it shining…
its light and greatness.
A discovery, every moment, everywhere» con i modelli Vittoria, Charlotte, Anna, Virginia e Giselle.

Da sinistra:
Vittoria, Giselle

Come sempre mi riempie d’orgoglio vedere come il design italiano si sa sempre reinventare, creando oggetti nuovi, intrisi di tradizione, eleganti e di altissima qualità, tanto più se tutto questo talento risiede in una giovane donna con uno sguardo davvero positivo sul futuro. Aspetto il momento in cui vedrò le calzature Valentina Gallo sui red carpet più ammirati del mondo. Nel frattempo potete scoprire di più visitando il bellissimo sito ufficiale, anch’esso piccolo gioiello di design grafico oppure sulla pagina Facebook.

Quale di queste calzature di Valentina Gallo vi ha colpito di più? Fantastichiamo un po’, su: con quale vorreste passeggiare sul prossimo red carpet degli Oscar?


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :