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Cambiamenti

Da Loredana V. @lorysmart

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Non frequento molto l’UPIM, ma a Milano è ormai un punto fermo. Prima aveva chiuso quella in piazza san Babila, sostituita da un Temporary store, poi quella di via Torino, diventata OVIESSE. Ma quando lo scorso anno aveva abbassato le serrande anche quella di piazzale Loreto, dove ogni tanto mi servivo (perché qualche volta dimenticavo di mettere in valigia un pettine oppure le ciabattine o qualche altra cosa) ero rimasta sconcertata. Poi all’inizio di quest’anno la sorpresa: il punto vendita italiano era stato sostituito da una grande catena cinese, l’AUMAI.

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Allora ho pensato a quanti cambiamenti sono avvenuti in un tempo relativamente breve da quando ci rechiamo in via Rovereto.

Hanno chiuso una merceria, il negozio della Vodafone, una gelateria artigianale, un paio di pasticcerie e panetterie, altre piccole botteghe artigianali come la sartoria, il calzolaio, il macellaio, il lavaggio a secco, sostituiti da negozi di accessori per computer, gestiti da cinesi, macellerie halal, kebabberie, rivendite oro, sala giochi, distributore automatico di bevande e tramezzini, parrucchieri cinesi e nordafricani… Lo stesso per il mercatino rionale: gli stand, una volta occupati da italiani, sono quasi tutti in mano a stranieri, forse l’unica eccezione è quella del banco del fruttivendolo.

Tutto un mondo che cambia.

L’ultimo a chiudere (sulla vetrina c’è il cartello “affittasi”) è un negozio di scarpe e borse…chissà la prossima volta chi troveremo al suo posto.


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