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Cambiare l'Italia, cambiando noi stessi

Creato il 21 gennaio 2012 da Andrea Rattacaso @rattablog2

Cambiare l'Italia, cambiando noi stessi Se avessi un euro per ogni soluzione proposta per migliorare il nostro paese, a quest'ora non dico che sarei ricco, ma avrei un bel gruzzoletto in banca.
Tutti sono bravi a dire: "Se io fossi il presidente del consiglio, ci penserei io ad aggiustare l'Italia!" La verità è che falliremo miseramente nei nostri obiettivi, pur facendo sicuramente meglio della politica attuale.
Le soluzioni proposte da un governo, dai partiti o dai movimenti offrono cambiamenti rapidi e visibili ai cittadini, che all'inizio sicuramente tranquillizzerebbero tutti quelli che come me si stanno accorgendo di quanto può essere marcia la società.
Ma tutto ciò che è costruito con rapidità, e destinato a crollare con la stessa rapidità. L'illusione di aver trovato una soluzione non durerebbe molto, visto che sono decenni ormai che le rapide riforme politiche generano fallimenti, in ogni governo in carica.
Ho tentato di valutare questa problematica da altri punti di vista, ed ho cominciato a prendere in considerazione che, l'atteggiamento di un popolo nei confronti della propria nazione, abbia un peso più che rilevante, direi fondamentale.
Spesso non siamo in grado di gestire la nostra famiglia, la nostra coppia e nemmeno la nostra stessa vita. Come possiamo pretendere di gestire una nazione con queste incapacità personali?
La stessa politica, la televisione, le istituzioni e tutti i grandi apparati sociali dell'Italia, sono costituiti da italiani, e perciò sono l'espressione del popolo italiano. I responsabili di questa degenerazione sociale non sono solo i politici, i manager, i banchieri e tutti gli elementi di spicco dei poteri forti, ma sono anche i semplici dipendenti pubblici, gli operai, i venditori, ecc.
L'Italia non può esser governata da esponenti validi, che facciano l'interesse del popolo, se sono gli stessi italiani a non voler esser responsabili della propria nazione.
Da questa conclusione nasce l'esigenza di un cambiamento che parta dal nucleo della società, che abbia origine dal singolo individuo e che si diffonda fino ai vertici del potere attraverso un processo democratico.
Il primo passo per attuare questo cambiamento è quindi cambiare noi stessi, migliorare come cittadini e prima ancora come esseri umani. Questo miglioramento, che ho proposto già in passato, comprende: Cambiare l'Italia, cambiando noi stessi
  • imparare ad aver fiducia negli altri ed in noi stessi;
  • coltivare l'ottimismo, costruirsi un pensiero positivo;
  • imparare ad essere altruisti gestendo le nostre risorse;
  • saper distinguere il bene dal male, apprendendo dal mondo ogni tipo di conoscenza;
  • avere il senso di giustizia, desiderare che il bene prevalga;
  • impegnarci ad essere persone equilibrate in ogni ambito;
  • essere coraggiosi nel rappresentare questi valori.
Sulla base di questi 7 valori può avvenire il miglioramento del singolo individuo e innescare un processo di cambiamento per l'intera società.
Le persone che scelgono di seguire questi valori potranno formare delle coppie, le quali useranno i suddetti valori anche per gestire le loro relazioni.
Cambiare l'Italia, cambiando noi stessi
A loro volta, queste coppie potranno fare dei figli ed educarli secondo questi principi, e così via. Chi invece sarà unito da questi valori per altri scopi, potrà formare associazioni, partiti e movimenti che faranno l'interesse della collettività.
Per attuare questo cambiamento sono necessarie delle azioni da parte di ognuno di noi: senza la pratica ogni teoria è solo aria fritta. Perciò:
  • Impariamo tutto quello che ci è possibile da ogni fonte di conoscenza. La conoscenza è fondamentale per migliorarci. La conoscenza ci aiuta nell'elaborare soluzioni originali, per essere altruisti in modo efficace, per distinguere il bene dal male, per vedere il futuro con ottimismo ecc...
  • Stiamo insieme agli altri, conosciamo persone nuove, condividiamo con gli altri delle esperienze. Se non stiamo insieme agli altri non possiamo realmente essere interessati alla collettività: dobbiamo vedere con i nostri occhi il male e il bene che ogni situazione può generare, possiamo vedere gli altri come risolvono i loro problemi, possiamo aiutarli se conosciamo qualcosa che loro non sanno e viceversa.
  • Affacciamoci a nuove realtà, facciamo nuove esperienze. Se stiamo sempre chiusi nel nostro guscio di conoscenze e abitudini, ad un certo punto finiremo per vivere in un mondo tutto nostro. Il nostro pianeta è più grande di quello che credete, basta pensare alle infinite cose che non avete mai visto, toccato, udito, sentito...
    Confrontiamoci con chi la pensa diversamente da noi, comprendiamo il perché qualcuno metterebbe la faccia su qualcosa che noi reputiamo stupido.
  • Soddisfiamo la nostra curiosità, ma siate prudenti. Se c'è qualcosa che vi incuriosisce, sperimentatela nel modo in cui vi sentite di farlo, studiatela, analizzatela. Non potete capire la natura di qualcosa se non capite come e perché quella cosa è diventata tale.
    Quindi non fermatevi mai ai CHI e COSA, ma avventuratevi il più possibile nei COME e nei PERCHÉ; solo in questo modo avrete una conoscenza veramente completa, utile soprattutto a comprendere la vita.
  • Unitevi a chi si impegna per un mondo migliore. Se nella vostra vita incontrate qualcuno che pensate faccia il bene della collettività, aiutatelo, contribuite alla sua causa, se potete fate anche la sua conoscenza. In questo modo potrete aiutarlo a migliorare il mondo e, nel caso fosse un ciarlatano, potrete smascherarlo.
    Inoltre potrete imparare a promuovere i vostri valori, ad agire insieme agli altri, a realizzare obiettivi comuni.
  • Promuovete e diffondete ciò che fa bene alla collettività. Se imparate o osservate un atteggiamento, una tecnologia o un qualsiasi strumento che possa migliorare la qualità della vita, fatelo conoscere anche agli altri, insegnate ad adoperarlo ed a farlo diffondere, usate le vostre risorse per sostenerlo in base alle vostre possibilità. La rete wi.fi. libera, lo sviluppo sostenibile e le liste civiche sono solo alcuni esempi che potete far conoscere agli altri.
  • Denunciate le ingiustizie, senza però fare gli eroi. Gli eroi esistono solo nei film, l'unico modo per vincere contro un'ingiustizia dei potenti è farlo insieme alle vittime, sotto forma di associazione o movimento. La mafia, o la politica, può tranquillamente togliere la credibilità, disarmare o far sparire un gruppetto di persone; ma se si tratta di centinaia o migliaia di cittadini uniti in una sola causa, la situazione cambia nettamente.
  • Siate un buon esempio. L'esempio è la più efficace forma di comunicazione: con gli amici, con i vostri figli e parenti, con i colleghi di lavoro o di studio, ed anche con gli estranei. Fate vedere agli altri come è possibile vivere bene avendo uno stile di vita che porti vantaggi agli altri. Se riuscirete a far vedere che è possibile essere felici perché siete in grado di far felici gli altri, state certi che chi avrà il coraggio di cambiare vi imiterà.
  • Esaltate la vostra individualità. Esistono delle cose al mondo che possono essere fatte in un certo modo solo da voi. Se commettete l'errore di omologarvi alla massa, perderete fiducia in voi stessi, si abbasserà la vostra autostima e la vostra forza di volontà si indebolirà gravemente.
    E senza forza di volontà, non potrete realizzare nulla di buono.
  • Esercitatevi ogni giorno ad usare i buoni valori in ogni vostra azione. Instaurate una disciplina nella vostra vita, assimilate i buoni valori fino al nocciolo della vostra anima, recuperate la naturalezza delle buone azioni.
  • Imparate dai vostri fallimenti. I fallimenti sono la base per realizzare un obiettivo, ogni errore ci insegna qualcosa. Concentratevi su ciò che di buono avete fatto fino ad ora e pensate a nuovi modi per fare altre cose buone; se vi concentrate sui vostri fallimenti, aumenterete le probabilità di avere altri fallimenti.
In questo modo, nel giro di qualche decennio si possono creare le basi per cambiare un intera nazione, per modificare una democrazia, per poter avere dei rappresentanti validi da votare alle elezioni.
Non sarà un cambiamento veloce, forse ci vorranno decenni, però sarà robusto come un albero che è cresciuto lentamente, con delle solide basi che sosterranno tutti i rami delle generazioni a venire.
Se volete confrontarvi con me potete commentare qui sotto.

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