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Cambio di VP, possibilità reale o solita pippa mentale europea?
Creato il 25 gennaio 2012 da Andl @scenaripolitici1-La campagna elettorale tra Barack Obama e Hillary Clinton ha spesso avuto toni accesi quando non violenti. I collegamenti di Obama con personaggi dubbi quali il malfamato palazzinaro di Chicago Tony Rezko, il controverso attivista pacifista Bill Ayers e il reverendo estremista Jeremiah Wright non sono invenzioni di John McCain e Sarah Palin, ma sono farina del sacco della premiata ditta Billary. Fu proprio la campagna di Hillary a portare alla luce dell'opinione pubblica le connessioni di Obama con questi personaggi. Tra Obama e Hillary i rapporti si sa, non sono per nulla buoni, e un ticket insieme sarebbe un boomerang proprio per la forte acredine fra i due. Un'acredine che i repubblicani non mancherebbero di usare come arma di propaganda
2-La famiglia Clinton è piena zeppa di scheletri nell'armadio, probabilmente i Clinton hanno più scheletri nel loro armadio di Obama e Romney messi insieme. La notizia ha avuto poco risalto in Europa, ma la nomina di Hillary Clinton al dipartimento di stato aveva rischiato di saltare. Il senato stava clamorosamente per bocciare l'ex first lady come ministro degli esteri nel gennaio 2009. Il nodo gordiano era la lista dei finanziatori della biblioteca presidenziale di Bill che la famiglia Clinton rifiutava ostinatamente di rendere pubblica. Alla fine per il bene del potere di cui sono tremendamente assetati i Clinton si sono decisi a dare alla commissione esteri del senato la lista scottante. Per dire, mancava poco che Hillary non ottenesse la poltrona promessa da Obama nell'estate 2008 quando i due litiganti contrattarono la tregua, e non per indisponibilità di Obama, ma proprio per i numerosi scheletri nell'armadio degli stessi coniugi Clinton. Se Hillary Clinton entrasse nel ticket democratico, poco ma sicuro, tutti i punti oscuri della famiglia Clinton tornerebbero immediatamente a galla. Non fatevi ingannare dai tassi d'approvazione della signora Clinton, l'ex first lady ricopre un ruolo mai come oggi defilato e fuori dai riflettori, qualora però la Clinton tornasse sotto la luce dei riflettori beh, aspettatevi di vedere la popolarità della ex first lady tornare nei low-40s come all'epoca dello scontro all'ultimo sangue con Obama e di vedere i mastini di Murdoch spiattellare ai quattro venti ogni minimo sgarro della premiata ditta Bill&Hill.
3-Ma chi glielo fa fare a Hillary di mollare la poltrona di ministro degli esteri, la poltrona più importante dell'esecutivo statunitense, per fare la numero 2 di Obama? Ma chi glielo fa fare di mollare un ruolo potentissimo da cui dirige la politica estera della maggior potenza mondiale, per andare a fare la candidata vice di Obama? Chi parla di un avvicendamento Clinton-Biden forse non ha ben presente quale sia il ruolo del vice-presidente degli Stati Uniti. Il vice-presidente degli Stati Uniti, in sostanza, non conta un emerito cazzo. Il vicepresidente degli Stati Uniti non ha alcun potere reale. De iure il vicepresidente è il presidente del senato, ma de facto non presenzia praticamente mai alle sedute del Campidoglio e il ruolo di presidente dell'assemblea è esercitato dal presidente pro tempore, ovvero il senatore più anziano del partito di maggioranza. L'unico potere reale che ha il vice-presidente degli Stati Uniti è quello di spezzare un pareggio al senato. Qualora una votazione al Campidoglio finisca in parità allora tocca al vicepresidente dare il voto decisivo. Questo è l'unico caso in cui il vice-presidente degli Stati Uniti conta qualcosa. Per il resto l'unico ruolo del vice-presidente è stare fermo e aspettare che l'inquilino della Casa Bianca tiri le cuoia o si dimetta per prenderne il posto. Fine dei compiti del vice-presidente degli Stati Uniti. Ora, me lo dite chi glielo fa fare a Hillary Clinton, una donna assetata di potere quanto un vampiro di sangue umano, di mollare quella che è de facto la poltrona più importante negli USA dopo quella del presidente per fare il vice-presidente e sedersi in un cantuccio a pregare perché a Obama venga un coccolone onde rimpiazzarlo? Va bene, ok, Dick Cheney in effetti è stato forse più potente dello stesso Bush, anzi togliamo il forse che è meglio, ma parliamo dell'eccezione che fa la regola. Il vice-presidente negli USA non conta praticamente nulla, il segretario di stato invece conta, e parecchio. Spiegatemi ora chi glielo fa fare alla Clinton di mollare una poltrona del genere per fare la copia di back-up di Obama.
4-Proprio per i motivi di cui sopra, spesso come candidato vice viene scelto un personaggio poco carismatico o poco conosciuto che passi abbastanza inosservato. Certo, la carta del vice può servire a coprire delle lacune del candidato presidente come una scarsa esperienza in una determinata materia, come un posizionamento politico troppo radicale o troppo moderato, o può essere usato per ottenere qualche swing state importante o attirare qualche blocco elettorale particolare, ma in genere il candidato vice-presidente durante la campagna elettorale non se lo fila praticamente nessuno e Sarah Palin è solo l'eccezione che conferma la regola. Un candidato presidente di solito cerca qualcuno che non gli faccia ombra oppure qualcuno che secondo lui possa rappresentare il futuro del partito e possa eventualmente prendere in mano il paese scaduti i due mandati. Hillary Clinton non corrisponde ne all'una ne all'altra esigenza. Una candidata come Hillary sicuramente metterebbe in ombra Barack Obama, e Hillary Clinton molto difficilmente (non impossibile per carità) potrebbe essere candidata nel 2016 quando avrà quasi 70 anni.
Per tutti i motivi elencati quindi la questione di un cambiamento di vice da parte di Barack Obama, e in particolar modo dell'ascesa di Hillary Clinton alla posizione di numero 2 del ticket democratico è solo la classica pippa mentale europea. Le possibilità che Biden venga defenstrato sono scarsissime e ancora più scarse le possibilità che Hillary Clinton vada a salvare Obama. Perché se ciò accadesse sarebbe anche un segnale che la nave sta affondando, e chi glielo fa fare ad Hillary di gettare il salvagente a colui che le ha rubato l'ambizione di una vita?
Giovanni
(1) Si lo so, è strano ma vero ma il partito democratico un tempo era il partito della segregazione per antonomasia. Avremo tempo di riprendere l'argomento più avanti e di analizzare meglio questo curioso snodo della storia che ha portato il partito democratico dall'essere il partito della segregazione per antonomasia all'essere il partito di riferimento della comunità afroamericana
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