Inizia l’autunno, e, certezza della televisione di Stato, su Rai3 incomincia l’undicesima edizione dell’oramai celeberrimo “salotto della TV” con Fabio Fazio che ci accompagnerà tutti i sabati e le domeniche fino alla prossima primavera.
Anche quest’anno gli ospiti si preannunciano essere personaggi di grande spessore politico, culturale e sociale, caratteristica del programma ben nota ai più fedeli telespettatori.
Ieri sera Fazio ha cominciato con botto, come si suol dire, con una puntata della durata di quasi due ore e mezza vista da 3.478.000 telespettatori, per uno share del 13,2%.
Dopo una prima lectio magistralis dal tono piuttosto informale, coinvolgente e tutto sommato gradevole del professor Stefano Mancuso, biologo che ha intrattenuto il pubblico con la presentazione dei suoi studi di neurobiologia vegetale, l’immancabile Filippa Lagerback introduce in studio Ettore Scola; scelta decisamente azzeccata visto la flemma del regista che, ricordiamolo, ha 82 anni poraccio lui, e in tarda serata avrebbe provocato un’irrimediabile e sconveniente fuga di massa dei telespettatori dal terzo canale generalista.
La serata entra nel clou a partire dalle 21.15 circa, con al suspence per l’imminente collegamento con il Presidente del Consiglio che sarebbe dovuto essere stato ospite in studio ma, visto il marasma degli ultimi giorni che sicuramente voi tutti conoscerete, era bloccato a Roma.
Nel mentre arriva Luciana Littizzetto, presenza immancabile e anche indispensabile per sgravare il clima serio del programma. 15 minuti di scoppiettante ironia il cui la Littizzetto si fa beffa dapprima dello stesso Fazio, che sta al gioco e sembra divertirsi come un bambino, per poi passare al caso Telecom e da ultimo, ma non meno importante, anzi, la questione Barilla sorta pochi giorni fa a seguito delle dichiarazioni a tinte omofone del presidente della nota multinazionale, che aveva dichiarato di non volere famiglie gay nei suoi spot perché non corrispondenti all’ideale di famiglia tradizionale. Un’invettiva, con tanto di occhi lucidi di Luciana, da standing ovation finale, decisamente.
Da qui in poi la serata torna a coprirsi di tinte fosche, prima con l’intervista ad Enrico Letta, che si è dimostrato propositivo in una situazione che però, è chiaro a tutti, di positivo proprio ha nulla, e poi con Massimo Gramellini, vicedirettore della stampa, che con il suo spazio de Le notizie della settimana, dipinge un quadro tristemente veritiero di un Paese che appare decisamente non voler cambiare, almeno da quando la rubrica esiste. Finale d’élite poi con la musica di Bollani.
Un programma quindi che ben si inserisce nel palinsesto di Rai3 per il contenuto e lo spessore culturale, che oltre a far riflettere, ricorda forse al telespettatore quella che è la funzione primaria della televisione, la seria e sana informazione.