Pubblicato il 22 marzo 2013 da bailing
Eccomi di ritorno dalla mia breve escapade veneziana, pronta a condividere con voi meraviglie architettoniche, eno-gastronomiche ed artigianali e gli immancabili travel tips.
Iniziamo proprio da questi ultimi parlando del Metropole, l’incantevole hotel di cui sono stata ospite.
Al mio arrivo sono stata accolta da Valentina, la responsabile dell’Ufficio stampa dell’hotel, che mi ha raccontato la storia di quest’edificio affascinante che in passato fu sede del Pio Ospedale della Pietà, un orfanotrofio femminile dove all’inizio del ’700 insegnò musica nientepopodimenoche Antonio Vivaldi.
La hall e i saloni, in cui dominano il rosso e il color oro, sono pieni d’atmosfera e rievocano con grande suggestione lo stretto legame tra Venezia e l’Oriente.
Velluti e tessuti veneziani convivono con arazzi rajastani ed antichi kilim, manjush intagliati e tavolini turchi da caffè, pezzi d’antiquariato e quadri preziosi, lampadari di vetro soffiato e lampade Fortuny.
L’Oriental Bar sorge nell’antica cappella del palazzo e ne conserva ancora le colonne originali.
Anche qui si respira un’affascinante atmosfera orientale con antiche armature thailandesi, forzieri marocchini, cuscini, velluti e specchi.
Entrando si ha l’impressione di essere giunti come per magia nell’antica Bisanzio, seguendo le rotte commerciali tra la Serenissima e il Corno d’Oro, e di affacciarsi ad ammirare dalle finestre non la Laguna, ma le acque del Bosforo.
Qui ogni pomeriggio si consuma il rito del tè con le pregiate miscele di Dammann Frères, la raffinata pasticceria dello chef Luca Veritti ed una speciale selezione di musiche ed essenze olfattive.
Inoltre le vetrine dell’Oriental Bar ospitano un evento molto particolare: Fashion Design Made in Venice 2013, ovvero 5 piccole esposizioni dedicate a 5 Maestri Artigiani veneziani.
Ma di questo vi parlerò più nel dettaglio nei prossimi giorni, perché ho in serbo un post a cui tengo particolarmente e che sono sicura apprezzerete molto!
Le camere da letto e le zone comuni ospitano le collezioni d’arte della famiglia Beggiato, proprietaria dell’hotel: borsette ricamate in perline di vetro, cavatappi e schiaccianoci dalle forme più bizzarre, ventagli di seta e di piume, porta biglietti da visita d’argento e madreperla, preziosi specchi da toeletta e una delle più importanti collezioni italiane di antichi crocifissi, tra i quali ne spiccano alcuni bellissimi intagliati nel corallo.
Il Met Restaurant è il regno dello chef Luca Veritti e del suo menu Tracontemporaneo dove convivono due carte parallele: una con i piatti tradizionali del territorio ed una con le loro rivisitazioni contemporanee.
Il Met è anche palcoscenico di eventi speciali molto suggestivi: Valentina mi ha fatta sognare raccontandomi delle stupende feste di Carnevale a tema che vengono organizzate ogni anno ed in particolare di quella appena celebrata, dedicata a Shakespeare!
Ma veniamo alla mia camera con vista (di cui vi ho già mostrato alcune immagini qui): una vera e propria alcova color porpora, completamente foderata di velluti e damaschi lucenti, con una bellissima sala da bagno (con tanto di open shower) in mosaico color oro e con un minuscolo e romantico terrazzino affacciato sui tetti e sulla Laguna.
Inutile dirvi come il mio sonno sia stato quello di un’autentica Principessa!
E infine l’ultimo gioiello del Metropole: il delizioso giardino degli agrumi, un piccolo ed inaspettato segreto custodito gelosamente dalla facciata severa di quest’antico palazzo veneziano.
Immagino non ci sia nemmeno bisogno di dirvi che vi consiglio caldamente quest’hotel: oltre agli ambienti così affascinanti e suggestivi c’è il bonus di un servizio impeccabile ed estremamente cortese e di tanti piccoli dettagli che fanno la differenza tra un soggiorno come tanti ed uno indimenticabile.
Questa voce è stata pubblicata in hotel, notti da sogno, travel diary, viaggi. Contrassegna il permalink.