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Cameron, Merkel, Sarkozy (e Frattini)

Creato il 31 gennaio 2011 da Fabio1983
Cameron, Merkel, Sarkozy (e Frattini)La crisi economica è stata (ed è tuttora) un metro di giudizio da cui è talvolta emersa la geometria variabile dell’Unione europea. A ben vedere, però, ciò non riguarda esclusivamente la crisi economica, bensì le crisi in generale. Prendiamo a mo’ di esempio le proteste che, iniziate in Tunisia, stanno radicalmente mutando gli scenari anche in Egitto. In termini di Pesc (la Politica estera e di sicurezza comune dell’Ue) spesso, e su diversi temi, si è assistito non a ad un’unica presa di posizione bensì a più voci sparpagliate (ne parlai con il professor Paolucci in un’intervista per il Laboratorio dei 100). Il Trattato di Lisbona, di fatto, ha introdotto il Servizio europeo per l’azione esterna (una sorta di ministero degli Esteri dell’Ue) che fa capo all’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, in questo caso Catherine Ashton. Peccato però che in merito ai fatti egiziani i soli leader di Regno Unito, Germania e Francia abbiano redatto una nota congiunta per esortare il presidente Mubarak ad evitare la violenza nei confronti dei civili disarmati scesi in piazza a manifestare il loro dissenso. Cameron, poi, ha persino telefonato a Mubarak auspicando le riforme di cui l’Egitto necessita. Anche l’Italia, tramite il suo ministro degli Esteri, ha assunto una propria linea al riguardo. La location in cui farsi immortalare in questi giorni, invece, è evidentemente un dettaglio del tutto irrilevante.

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