On line stiamo riscoprendo artisti e donne che vivono la fascinazione dell’erotismo, della fotografia, dell’arte e della sensualità, nel nostro neo viaggio abbiamo incrociato CAMILLA SORRYMAMA (già vista sulle pagine di Erotic Notes della nostra amica Francesca Mazzucato e con le quattro chiacchiere fatte insieme abbiamo scoperto una ragazza che vive l’attimo, lo scatto e la libertà di posare mostrando la sua femminilità.
Perché nel tuo nome ci sono le scuse a una madre?
Mia madre è una lady,una signora di buona famiglia sempre attenta alla forma e alle buone maniere.Tra di noi scherziamo sempre su quanto io sia diversa dall'ideale di figlia che lei si immaginava, il mio nome deriva da questo nostro gioco privato e ironizza sui miei tatuaggi e passioni, in fondo si può essere una lady comunque, nell'anima.
Come hai iniziato la tua carriera?
Ho iniziato a posare per gioco, per voglia di buttarmi in qualcosa che rappresentava per me una grande, stimolante incognita.
Il mio ragazzo dell'epoca era contrario alla mia voglia di inchiostro sulla pelle e mi diceva sempre in tono dispregiativo che sarei diventata come una di quelle Suicide Girls.
Non sapevo cos'era questa corrente, lui mi ha istillato la curiosità e nel giro di un mese il mio primo set era già online (e il fidanzato alla porta).
La prima volta che hai posato cosa ti aspettavi come risultato?
La prima volta che sono stata di fronte ad una macchina fotografica ho provato la libertà di poter essere e apparire diversamente dalla Camilla di tutti i giorni, non mi sono mai prefissata un risultato, la vera adrenalina per me e'durante lo scatto, la simbiosi con l'obbiettivo, non il fine (che però deve essere sempre di un certo livello).
Cosa rappresenta la tua carne e la tua pelle?
Carne è abbondanza e femminilità, è sesso.
Ho sempre trovato le mie forme molto tenere e accoglienti, mi fanno sentire una vera donna, nonostante la società e sopratutto le altre donne abbiano sempre cercato di istillarmi il dubbio della diversità, del disagio.
Per fortuna non ho mai mancato di sedurre e di provare piacere nel farlo, amando le mie forme e sopratutto sentendo che non solo venivano accettate, ma anche adorate.
L' inchiostro invece è una passione che non si esaurisce mai, il bisogno di cristallizzare un momento o un ricordo in un disegno.
Adoro il mio corpo colorato, è una mappa dei miei ricordi, da leggere e interpretare.
Cosa cerchi in un fotografo con il quale collaborare?
Massima professionalità e voglia di collaborare seriamente in un progetto in cui crediamo entrambi e grande creatività.
Quali sono le esperienze in Italia e all'estero che più ti hanno colpita?
Ogni collaborazione è un mondo a se,di conseguenza quando parte un nuovo progetto fotografico lo vivo con grande entusiasmo.
A volte qualche shooting mi ha colpita negativamente per via della scarsa voglia di sperimentare del fotografo.
Io non sono una modella da catalogo di lingerie, amo interpretare, vivere, essere donne diverse e odio i cliché.
Fare la modella agli occhi delle persone cosa vuol dire?
Non è una cosa che dico mai, se mi viene chiesta certo, ma non e'un vanto ne un modo per autogratificarsi un po’. Per me è una cosa seria.
Ti senti un'outsider?
Senza dubbio lo sono al 100%.
Cosa gravita attorno al tuo mondo?
Sono una donna che sta molto bene da sola, adoro leggere, andare al cinema e studiare le cose che mi affascinano. Non sono la classica tatuata “rock and roll” come si potrebbe pensare, sono poco sociale e spesso alle feste mi annoio. Sto bene con poche persone che adoro e con Carmillo il mio carlino,con il quale dormo ogni notte.
Cos'è l'attimo per te e cosa il futuro?
Il presente e l'oggi, il futuro a volte mi fa un po' paura.
Se dovessi ringraziare qualcuno per quello che sei, chi ringrazieresti?
Ringrazierei la mamma, che mi ricorda ogni giorno che il corpo sarà anche importante ma tutto il resto è vitale.
Buona scelta
IBD
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