Camille era sola, ma sempre in cerca dell'amore, quello che ti lascia senza fiato, quello che ti fa superare ogni ostacolo. Camille desiderava una relazione perlopiù normale, un rapporto stabile, ma tutto sembrava essere molto complicato.
La scelta degli uomini da sempre un disastro, si trovava a pensare che fosse lei ad attirare maschi sbagliati, o che in fondo non fosse in grado di amare davvero a causa della sua troppa razionalità. Il tempo lenisce le ferite, ma la rendeva più cinica, più cerebrale, tanto da far gestire a lei ogni situazione, senza un vero e proprio trasporto emotivo. Aveva paura e tutto questo la portava a cambiare e a intraprendere relazioni complicate e flirt fine a se stessi.
Poi, durante una notte di primavera, Camille incontra Simon. Lei ne rimase improvvisamente colpita e quasi sorpresa, aveva avuto un colpo di fulmine. Simon, ragazzo da occhi nocciola e capelli neri, era simpatico ironico e tremendamente fascinoso. Successe tutto in fretta, in pochi giorni erano diventati una coppia, la coppia del momento. Era perfetto, amorevole e sempre attento ai desideri di Camille. Lo tenne lontano ma Lui fece di tutto per conquistarla e Lei, che desiderava tutto questo da sempre, cedette e si innamorò perdutamente.
Trascorse poco più di un anno quando inziarono i primi litigi per le cose più stupide e banali. Molto spesso durante le discussioni rinnegava ciò che avesse detto, qualche volta mancava agli appuntamenti solo per il gusto di farlo. Il temperamento dirompente e vivace di Camille, inziava a vacillare, lentamente lui la stava spegnendo. Dalle pagine del diario: "Non riesco a capirlo, nè a capire perchè si comporti così, sembra che mi stia odiando".
E' vero alcuni giorni Simon la odiava, gli riversava addosso le peggiori cose, invece altri giorni le dichiarava amore eterno con regali da capogiro. Lei, cercava di sopravvivere: "questa continua altalena mi disorienta, non so più che cosa pensare, mi sento persa."
Nonostante fosse cosciente di come al trattasse, Camille si sentiva bloccata, ossessionata nel cercare di capire il perchè, un perchè che forse non c'era, ma che in modo ostinato ricercava. Ripeteva a se stessa che tutto sarebbe cambiato, che Lui sarebbe tornato quello di cui si era innamorata, ma la situazione andò solo peggiorando. Accettava che non volesse più fare l'amore con lei.
Accettava che Lui la rifiutasse e poi sorriderle per vederne la reazione.
Accettava il suo modo subdolo e penetrante che come una serpe si insinuava nell'essere di Camille, nella sua personalità e nella sua anima.
Parole pungenti e invalidanti colpivano Camille nei suoi punti deboli, minando la sua mente e la sua autostima. Pur quanto si sforzasse di non credergli, una parte di queste parole diventata un eco continuo e perpetuo.
Poi un litigio, l'ennesimo di sempre, ma questa volta è qualcosa di più, Lui non si ferma e la colpisce due volte, ma Camille non ha paura, è solo stanca. Così spinta da un istinto di sopravvivenza raccolse tutte le forze del mondo, e in quel preciso istante sotto una pioggia battente, con le lacrime che segnavano il viso, gli disse Basta e con un gesto epico si prese la sua rivincita.
"..il mio compleanno sta giungengo al termine,oggi ho 25 anni e qualcosa sta cambiando. Per la prima volta nella mia vita, mi sono fatta un regalo, non è una borsa nè un paio di scarpe, ma soltanto l'amore per me stessa".
Nonostante tutto, Lui non la lasciò andare così facilmente, ma Camille, aveva imparato a riconoscere il lupo che si nascondeva dietro a quella faccia da bravo ragazzo, finalmente stava assaporando la libertà, e anche se le ferite erano vive e doloranti decise di non mollare mai.