Magazine Diario personale

Camillo Sbarbaro

Da Silvy56

Camillo Sbarbaro Non, Vita, perché sei nella notte la rapida fiammata e non per questi aspetti della terra e il cielo in cui m’oblio – per le sue rose che non sono ancora schiuse e si sfanno; per il Desiderio che nella mano ratta lascia cenere; per l’odio che ciascuno porta a sé del giorno avanti; per la sordità di tutto ai sogni che ci metton ali; per non potere vivere che l’attimo al modo della pecora che bruca andando questo e quello ciuffo d’erba e non vede non sa fuori di esso; per la tristezza ultima d’Amore; il rimorso che sta in fondo ad ogni esistenza; d’averla spesa invano, come la feccia in fondo del bicchiere; per la felicità grande di piangere, il non sapere e l’infinito buio... - per tutto questo amaro t’amo, Vita.

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