Per conoscere Dio, per incontrarlo bisogna rischiare e mettersi in cammino, perché un cristiano seduto, un cristiano quieto, non può conoscere il volto del Padre.
Lo ha spiegato Papa Francesco commentando le letture sulla creazione tratte dal libro della Genesi e il Vangelo del giorno (Mc 7,1-13), nel quale scribi e farisei rimproverano Gesù perché i suoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi.
E, ancora,il Papa ha ricordato che il "mettersi in cammino" equivale per tutti noi ad avere anche una maggiore conoscenza di sé in quanto,quali uomini e cristiani, siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio.
La "grazia" di questo coraggio-ha concluso il pontefice- è cercare quel Volto che un giorno certamente vedremo ma che ora è qui, sulla Terra, che dobbiamo cercarlo.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
"Il predicatore ha la bellissima e difficile missione di unire i cuori che si amano: quello del Signore e quelli del suo popolo.Il dialogo tra Dio e il suo popolo rafforza ulteriormente l'alleanza tra di loro e rinsalda il vincolo della carità.Durante il tempo dell'omelia, i cuori dei credenti fanno silenzio e lasciano che parli Lui."
Papa Francesco,(Evangelii gaudium,n143)