Se pensavate che questo fosse un post che impegnava a camminare sui tacchi resterete deluse. Io tutto quello che so di camminare con i tacchi è questo: stare a testa bassa!
Io amo portare i tacchi: la mia camminata si fa più femminile, raggiungo l'altezza tanto desiderata, le mie cosce si sfinano e il mio sedere sembra più alto. Purtroppo non li indosso quasi mai di giorno e raramente di sera. Di giorno infatti non è l'autobus che me l'impedisce, ma dover camminare sui marciapiedi genovesi. Di sera è anche peggio, la serata tipica dei genovesi infatti è il giro nei vicoli, dove vi sono locali e ragazzi che bevono dentro o fuori di essi. Genova è un po' paese, ti presentano qualcuno e scopri che sua mamma era la professoressa di matematica di tuo fratello, o il suo ragazzo era la cotta estiva della tua migliore amica. Perciò il piacere primario dei vicoli è girare e vedere quante persone si incontrano. O stare fermi in piedi in un posto tattico e occhieggiare a chi passa. Tutto questo, su una pavimentazione lastricata, un po' dissestata, sia in salita che in discesa. Con i tacchi direte voi è impossibile. Invece no, io ho un po' di decolletè con cui so di riuscire a camminare anche nei vicoli, hanno il tacco a cono e non superano i 7 cm. La serata però la passo a guardare per terra ogni tanto rimango con il tacco incastrato tra le pietre in modo piuttosto comico.
Però non rinuncio, perché con i tacchi mi sento subito più bella. Solo sono un po' stufa di scegliere le scarpe in base alla comodità. Vorrei tacchi altissimi e sottili, magari dorati o ricoperti di paillette. Vorrei scarpe gioiello esagerate e invece sono costretta a ripiegare su anonime francesine dal tacco quasi largo. Tutto per colpa della cattiva pavimentazione.