Agguato nella scorsa notte a Napoli con un morto e un ferito. Domenico Raffone, 33 anni compiuti proprio ieri, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in viale Colli Aminei, intorno alle 23.45.
(fanpage.it)
Un morto e un ferito il bilancio di un agguato a Napoli nella notte nella zona dei Colli Aminei, quartiere collinare della città. Alcun sicari hanno ucciso Domenico Raffone, pregiudicato, ma il loro bersaglio era molto probabilmente Mario Lo Russo, 58 anni, fratello di Salvatore, pentito di camorra, boss dell’omonimo clan. Mario Lo Russo è stato ferito ed è in gravi condizioni ma non in pericolo di vita. La vittima, ritenuto guardaspalle di Lo Russo, è stata raggiunta da numerosi colpi di pistola al torace e alla testa nel giorno del suo 33esimo compleanno. L’agguato è avvenuto all’interno del Parco Matteotti.
Secondo quanto è stato ricostruito dalla polizia, Raffone era in sella a uno scooter, mentre Lo Russo era alla guida di una Fiat Panda, risultata rapinata un’ora prima in via Marco di Torrepadula. I sicari, almeno due, sono entrati in azione in uno spiazzo dove i residenti parcheggiano le auto. La polizia, allertata da una segnalazione, ha rinvenuto sul posto il cadavere del guardaspalle, il suo scooter e 8 bossoli.
Alcuni minuti dopo, invece, è giunta quella di un ferito d’arma da fuoco all’ospedale Cardarelli: era Mario Lo Russo, colpito da un proiettile alla schiena. Sottoposto a un duplice intervento chirurgico non sarebbe in pericolo di vita. L’uomo da solo si era recato al pronto soccorso, alla guida della Panda, che presentava tre fori di proiettili nella carrozzeria, lato guida. Sul luogo dell’agguato, oltre agli uomini della Squadra Mobile di Napoli sono arrivati anche i carabinieri.
Al vaglio degli inquirenti, tra le altre, anche la pista di un regolamento di conti nell’ambito della guerra in corso al rione Sanità, che vede contrapposte la cosca dei Savarese e quella dei Lo Russo, al centro il controllo delle piazze dello spaccio di droga.
Nella notte, intorno alle 4, un uomo, G. L., 31 anni, è stato accoltellato alla schiena, ma non in maniera grave da alcune persone che gli avevano appena citofonato. Il fatto è accaduto alla II traversa Ianfolla, sotto casa del ferito, medicato anch’egli al Cardarelli, a poca distanza da dove abita Mario Lo Russo. Al momento, non si esclude che i due fatti possano essere collegati, anche se il ferito, non risulterebbe vicino alla cosca dei “Capitoni”.