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Campagna: Sfatiamo i miti sulla Sclerosi Multipla

Creato il 31 maggio 2012 da Weesh_growing_ideas @Weesh_web

La Sclerosi Multipla è una malattia di cui si parla ancora pochissimo, non molte sono, infatti, le persone che conosco realmente i sintomi, che spesso si credono esclusivamente legati a gravi forme di disabilità. La Sclerosi ha, invece, decorsi diversi da paziente a paziente, con un andamento variabile e in certi casi accade anche che i sintomi siano lievi.

C’è poi chi crede che la sclerosi multipla sia contagiosa. Assolutamente no! Si tratta di una malattia infiammatoria, che colpisce il sistema nervoso centrale, vale a dire il cervello e il midollo spinale. La sclerosi multipla rimane ancora una malattia sconosciuta, gli stessi ricercatori stanno da anni studiando le cause, ma non hanno ancora oggi individuato i motivi per cui il sistema immunitario, invece che difendere il nostro organismo, lo attacca, danneggiando il sistema nervoso e causando la perdita della mielina.

Le indagini ci informano che colpisce le donne più degli uomini, i primi sintomi compaiono generalmente tra i 20 e 40 anni e spesso i problemi alla vista sono i primi sintomi che compaiono (vista offuscata o doppia, daltonismo, distorsione del colore…). Possono poi seguire problemi alla muscolatura, agli arti, ai sensi o linguistici; difficoltà di concentrazione, depressione…  

Ovviamente non appaiono tutti, l’estrema variabilità dei sintomi dipende da dove il sistema nervoso viene danneggiato: ci sono pazienti che, nei casi più gravi, non riescono a camminare o a parlare e altri che, invece, continuano la loro vita come prima, con sintomi invisibili o lievi, se non in alcuni momenti (detti periodi attici, con sintomi più forti).

La scarsa conoscenza di questa malattia è quindi anche causa dei suoi molti “miti”: la sclerosi multipla è una malattia contagiosa, è causata da un virus, dal contatto con i metalli pesanti etc… Oggi possiamo per ora solo affermare che la Sclerosi Multipla è una malattia cronica autoimmune, in attesa che la ricerca ne scopra l’effettiva causa e nuove terapie.


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