Campania

Da Lory663

La Campania fu uno dei territori più ricchi e popolati dell'antichità e per questo fu abitata e contesa da diverse popolazioni: i coloni greci, prima, poi gli Etruschi e dal IV secolo a.C. i Romani., con i quali fu per lunghi secoli una delle zone più ricche e importanti dell'impero. Sotto i Longobardi fu suddivisa all'interno in vari ducati mentre la zona costiera rimase sotto il controllo formale dell'impero Bizantino. Durante l'Alto Medioevo nella fascia costiera tirrenica si formarono i ducati di Napoli, Gaeta e Amalfi. Amalfi, fiorente nei secoli IX-XI, divenne una delle più attive repubbliche marinare. Con i Normanni si formò uno stato unitario, poi chiamato Regno delle Due Sicilie, di cui alla fine del XII secolo Napoli divenne la capitale. Dopo i Normanni il dominio della regione passò agli Svevi, agli Angioini, agli Aragonesi, agli Spagnoli e in parte anche agli Austriaci. Governata dalla dinastia dei Borboni dal 1734 al 1861, dopo l'impresa di Garibaldi nel 1861 entrò a far parte dello stato italiano.
La Campania è la seconda regione per numero di abitanti (dopo la Lombardia) ma quella più densamente popolata. Per di più il territorio è montuoso e la popolazione si concentra soprattutto sulla costa tirrenica.  Le località balneari sono innumerevoli, ricordiamo tra tutte Ischia e Capri, ma anche parecchie località minori a partire da nord : la Baia Domizia, Mondragone, Castel Volturno che presentano ampie spiagge sabbiose, scendendo verso sud nella regione del Cilento troviamo, invece, Santa Maria di Castellabate, Marina di Ascesa, Palinuro, Marina di Camerota ecc..., che alternano magnifiche zone con spiagge poco estese.
La Campania si divide in cinque province Napoli, che ne è il capoluogo, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno.
Napoli. Centro della città è piazza del Municipio, che incorpora la Chiesa di S. Giacomo degli Spagnoli, la quale conserva all'interno il sepolcro (1570) di don Pedro Alvarez de Toledo. Altre bellezze artistiche da non perdere sono la Chiesa di Gesù Nuovo, risalente al XVI secolo, la cui facciata ricorda il Palazzo dei Diamanti di Ferrara. La chiesa di Santa Chiara che fu eretta dagli Angioini nel primo Trecento e la Cattedrale, del 1294-1323-1400. Rimaneggiata in stile neogotico nel secolo XIX, ha la navata centrale coperta da un più tardo sontuoso soffitto ligneo dorato. Naturalmente la nostra visita a Napoli non deve mancare di una escursione: al Castel Nuovo, chiamato anche  Maschio Angioino grandioso monumento iniziato da Carlo I d'Angiò; al Teatro S. Carlo, eretto nel settecento; al Palazzo Ducale, gigantesco edificio dell'architetto Domenico Fontana; al Palazzo di Capodimonte, fatto costurire da Carlo III di Borbone e a tanti altri che non sto qui ad elencare.
Avellino. Abitata da popolazioni irpine, entra nel mondo latino dopo le guerre puniche, quando Silla vi porta una colonia di veterani e la città diventa importante, dotandosi di molti edifici pubblici. Sede di diocesi (IV sec.) e, successivamente, di una contea che viene concessa dal pontefice Innocenzo II a Rainulfo, principe di Puglia (1137); appartiene a vari signori, passa ai Caracciolo come Principato di Avellino (1418), quindi al Regno di Napoli (1806), di cui segue le alterne vicende.
Tra le bellezze artistiche da non perdere, ricordiamo innanzitutto i resti dell'antica Abellinum, nei pressi della stazione ferroviaria, un tratto di mura, le fondamenta di una casa romana e i resti di un altro edificio, forse l'anfiteatro, il Duomo (XII sec.), la Chiesa di S. Maria di Costantinopoli, ricca di opere provenienti da altri edifici. La Fontana di Costantino (1669) una bella fontana barocca. Il Museo Irpino composto da una sezione archeologica e una moderna, il Museo Zoologico degli Invertebrati e il Museo Zoologico dei Vertebrati, ed infine, ma non per importanza, il Castello di epoca medievale, fu qui che il gastaldo Adelferio accolse Guaimario, principe di Salerno, per poi farlo accecare. Qui furono ospiti papa Innocenzo III, gli imperatori Lotario ed Enrico VI, Carlo VIII di Francia, la contessa Maria di Cardona e il marito Francesco d'Este e altri importanti personaggi dell'epoca.
Benevento. Ha il nome sannita di Maleventum prima che i Romani, sconfiggendo Pirro, le mutino il nome in Beneventum. Diviene quindi Municipio romano e punto di sosta lungo l'Appia. Traiano vi erigerà l'Arco di Trionfo, immortalando nelle formelle di marmo le sue opere civili. Una delle prime sedi episcopali d'Italia, ha come vescovo S. Gennaro (III sec.). Raggiunge la sua massima potenza come sede del Ducato Longobardo dell'Italia meridionale (oltre due secoli). Dopo un aspro conflitto con i Normanni, entra a far parte dello Stato della Chiesa fino al 1860. Tra le bellezze artistiche degne di nota ricordiamo: l'Arco di Traiano; interessanti resti del Teatro Romano; e nella zona archeologica vari ruderi come il Foro, le Terme, il Tempio di Iside e il Ponte Leproso (che deve il nome ad un lebbrosario medioevale nelle vicinanze). Di notevole interesse è anche la Chiesa di S. Sofia e il chiostro dell'adiacente ex monastero delle Benedettine, che ospita il Museo del Sannio, che vanta un'importante collezione archeologica. Da non dimenticare il Duomo, le chiese di S. Bartolomeo e di S. Domenico, della Madonna delle Grazie, di S. Ilario, e S. Francesco. Interessanti anche Palazzo Collenea-Isernia, Palazzo Napolitano e Villa dei Papi costruita per gli arcivescovi cardinali di Benevento nel XVII sec. come villa di campagna.
Nei dintorni di Benevento si trova Pietrelcina, (12 km), di origine romana, è la città natale di Padre Pio, da poco divenuto Santo, meta di pellegrinaggi da tutto il mondo.
Caserta. Moderna città nella Terra di Lavoro alla sinistra del Volturno. A 401 m di altitudine, nel luogo dell'attuale Casertavecchia, probabilmente sui ruderi della romana Saticula, i Longobardi costruiscono (861) il borgo di Casa Hirta, che tale rimane sino al 1752, quando, in località La Torre, per ordine di Carlo di Borbone, Luigi Vanvitelli inizia la costruzione della Reggia che prosegue fino alla sua morte. Il figlio Carlo ultimerà la costruzione, attorno alla quale sorge l'attuale Caserta. Inizia allora la decadenza del vecchio nucleo col trasferimento degli abitanti nella nuova città, di cui la vecchia è tutt'ora una frazione.Tra le bellezze artistiche assolutamente da non perdere la visita a Palazzo Reale, all'interno del quale hanno sede: la Pinacoteca e il cosiddetto Museo dell'Opera e del Territorio, che documenta la costruzione della reggia. Di fronte al palazzo si estende l'elegante parco-giardino, lungo 3 km, arricchito di fontane, laghetti, cascate e gruppi marmorei.
Un'escursione a Caserta Vecchia, a 10 km di distanza,  ci permetterà di ammirare la Cattedrale romanica del XII sec., la chiesetta dell'Annunziata e, allo stato di rudere, il Castello, eretto dai fondatori della città.
Salerno è fondata dai Romani nel 197 a.C., su un preesistente centro etrusco, come difesa dai Picentini e dalle popolazioni locali ancora fuori del mondo romano. Conquistata dai Longobardi fa parte del Ducato di Benevento e si amplia sotto il duca Arechi II, che costruisce un'ampia cerchia di mura, scegliendo poi la città come residenza. Con la scissione del primitivo Ducato Longobardo di Benvento in due parti, conosce fasi alternedovendo destreggiarsi tra Arabi , Bizantini e Normanni. Conquistata da ques'ultimi con le sue terre, assume il titolo di "Capitale delle genti romane" da Roberto il Guiscardo che, fondandovi la Scuola Medica Salernitana, ne fa uno dei centri più importanti del Mezzogiorno. Decade con gli Svevi, che le preferiscono Napoli. Nel periodo angioino, viene infeudata ai Colonna, agli Orsini, ai Sanseverino e ai Grimaldi. Riscattatasi dagli oneri feudali nel 1590, segue le vicende di Napoli fino al 1858. Nel settembre del 1943 vi sbarcano le truppe anglo-americane e dall'aprile del 1944 fino alla liberazione di Roma è sede del Governo provvisorio italiano
Salerno è articolata in tre nuclei storici ben distinguibili: medioevale, con il tipico andamento tortuoso delle strade; fine ottocento, caratterizzato da un'espansione ordinata; zone residenziali del secondo dopoguerra, con sviluppo spesso caotico e disordinato. Quasi tutti i monumenti di rilievo si trovano nel nucleo medioevale, su una collina, che culmina con il Castello di Arechi, che ospita il Museo delle Ceramiche del Castello. Il Duomo con il suo Museo e l'ex Convento di S. Benedetto
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