Il monitoraggio sulle attività vulcaniche dei Campi Flegrei continua così come la progettazione di un piano di emergenza adeguato e funzionale. In seguito all’incontro tra Commissione Grandi Rischi, Dipartimento della protezione civile e Regione Campania, nuovi parametri sono stati definiti al fine di stabilire, in base ai dati raccolti, la migliore strategia possibile in caso di eruzione. All’incontro tenutosi oggi hanno partecipato il Capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, l’assessore alla protezione civile della Regione Campania, Edoardo Cosenza, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Giuseppe De Natale, il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano più tutti i sindaci degli altri comuni coinvolti, così come riportato da IlMattino.it
Ovviamente non c’è nulla da temere ma l’esigenza di un piano d’emergenza diventa sempre più impellente. La zona rossa intanto continua ad allargarsi comprendendo i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, parte di Marano, parte di Giugliano così come alcuni quartieri di Napoli (Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura, Soccavo, Posillipo, Chiaia, una parte di Arenella, Vomero e Chiaiano, e una piccolissima parte di San Ferdinando). Il piano di inclusione per le nuove zone a rischio è stato presentato oggi sulla base degli ultimi rilievi scientifici effettuati, come ribadito in precedenza, dalla Commissione Grandi Rischi.
Il direttore dell’Osservatorio Vesuviano ha voluto però tranquillizzare i cittadini escludendo categoricamente ogni forma di allarmismo. «Non sono state registrate nell’ultimo periodo variazioni significative dei parametri sismici geochimici e di deformazione del suolo» ha dichiarato De Natale a seguito dell’incontro. Fissato entro il 30 novembre il termine entro cui i Comuni dovranno inviare alle Regione tutte le eventuali considerazioni sul progetto.