Tra muri romani e antichi reperti sommersi un gruppo di ricercatori partenopei ha scoperto nuove fumarole marine nel cuore dell’area vulcanica dei Campi Flegrei che sono state individuate grazie al progetto “Monica” (Monitoraggio innovativo delle coste e dell’ambiente marino) e alla sua mappa batimetrica che, come riporta Il Mattino, è stata sviluppata dall’Osservatorio vesuviano e dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia in collaborazione con l’Istituto per l’ambiente marino costiero e con il Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli.
Renato Somma, ricercatore dell’Ov-Ingv, ha dichiarato che “sono state scoperte aree finora sconosciute di emissione di gas vulcanici e individuati terrazzi marini a varie profondità”. Grazie alla mappa dettagliata ed alta risoluzione si è potuta avere “un’immagine senza precedenti della morfologia del fondale marino della baia di Pozzuoli” che “rappresenta un contributo alla comprensione dell’evoluzione della caldera dei Campi Flegrei, un’area vulcanica attiva ad alto rischio, abitata da quasi un milione di persone”.