Campigna
Chi ha scritto “ campigna” non ha commesso un errore di digitazione: ha solo cercato di esplorare le meraviglie di un piccolo borgo sito tra la Toscana e la Romagna. Campigna è infatti una piccola frazione del comune di Santa Sofia, in provincia di Forlì. Si tratta di un paesino che si trova al centro del suggestivo Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna e nel punto più alto della vallata del Bidente. Per la sua posizione geografica, il borgo si presta ad ospitare gli amanti della montagna e dello sci, ma anche gli appassionati di mountain bike. Il paesino è visitabile sia in estate che inverno e permette di vivere delle giornate all’insegna delle meravigliose suggestioni della natura. Flora e fauna tipica, cultura, tradizione, aria di montagna e arte culinaria sono le principali caratteristiche di Campigna, vero e proprio paese da sogno, sia per il paesaggio che lo accompagna che per la naturalità e ruralità degli ambienti montani.
Caratteristiche

Flora e fauna
La flora di Campigna è sostanzialmente formata da arbusti tipici dei boschi di montagna e quindi da abete bianco e faggio. Non mancano esemplari di vegetazione montana mista, come aceri, frassini, ontani, olmi, betulle, ciliegi e roveri. Le specie indicate sono autoctone, cioè crescono spontaneamente in questo paesaggio, altre, invece, come l’abete rosso, sono state introdotte artificialmente. Campigna ospita anche altre specie vegetali esterne, tra cui il pino silvestre, gli spettacolari abeti americani, i cedri di Atlanta e i cipressi dell’Arizona. Ricca è anche la vegetazione erbacea, tra cui il giglio martagone, il giglio di S. Giovanni, l'anemone narcissino e il bucaneve. L’area ospita anche una pianta alpina, il botton d’oro. Nei boschi di Campina si ritrovano ungulati come cinghiali, daini, mufloni, caprioli e cervi, ma anche mammiferi come il lupo e la volpe. Presenti anche i roditori. L’area circostante al Parco nazionale che comprende Campigna ospita anche bellissimi esemplari dell’avifauna, tra cui l'aquila reale, lo sparviero, l'astore, la poiana, il gufo reale e l'allocco. I cervidi furono introdotti nella zona dai Granduchi di Lorena, mentre l’introduzione dei cinghiali è più recente e risale agli anni ’70.
Soggiorno e visita
Campigna, come già detto, è il borgo che si trova compreso nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna. Per visitarlo bisogna dunque contattare l’Ente gestore del Parco, che fornirà tutti gli itinerari per esplorare i monti, le vallate, i boschi e i beni culturali di quest’area davvero piccola come superficie, ma immensamente grande per tutto quello che è in grado di offrire. Il Parco si può visitare sia in estate che in inverno. Gli amanti dello sci preferiscono visitarlo in occasione dell’apertura delle piste, mentre gli escursionisti scelgono di visitarlo anche nelle stagioni più miti. A primavera e in estate, la vegetazione della foresta appare in tutto il suo splendore e si presta ad essere popolata da turisti a piedi che possono ammirare alcune degli alberi più imponenti e antichi del paesaggio di montagna. Sul monte Falterona ad esempio, sembra si trovi un laghetto a cui in passato venivano attribuiti poteri miracolosi. Gli amanti del sacro e delle tradizioni religiose possono anche visitare il Monastero medievale e la Foresteria, costruita proprio nei pressi del convento. All’interno dello stesso si possono ammirare ancora oggi gli antichi oggetti usati dai monaci. Altri edifici sacri della zona sono la chiesetta di S.Maria degli Angeli, la Chiesa Maggiore e la Chiesa delle Stimmate, quest’ultima sede di bellissimi oggetti in terracotta realizzati dallo scultore toscano, per la precisione fiorentino, Andrea Della Robbia.
