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Campionati Europei Atletica Leggera: I risultati per l'Italia ieri 30.07.2010.

Creato il 31 luglio 2010 da Corrintoscana

barcellona2010n199855807980_9183.jpg200 donne:

Giulia Arcioni deve lottare con avversarie più accreditate di lei e con un vento contrario pari a -3.5. L'azzurra sfodera un crono finale di 23.63, quanto basta per essere ripescata e correre nel pomeriggio in semifinale dove però la romana  si ritrova ancora il vento contrario a -1.7: malgrado tutto questo, la Arcioni corre ancora in 23.77, buon risultato per lei nonstante le consegni solo l'ottavo posto finale.

Antonietta Di Martino parte bene: 1,83, 1,87 e 1,90. Tutti facili e alla prima, ma problemi per lei iniziano proprio ad 1,92, misura che per la Di Martino si risolve in tre assalti e altrettanti errori ." Questo ha dichiarato l'atleta:

"Mi sono ritrovata in pedana con il dolore al piede di stacco che avevo accusato la scorsa settimana in allenamento. Domenica abbiamo fatto in fretta e furia un'infiltrazione, ma stamattina in pedana si è ripresentato. Non ho avuto troppo fastidio fino ad 1,90, poi 2 centimetri sopra, quando di trattava di spingere qualcosina in più, ha presentato il conto ed io avevo paura di mettere il piede a terra. Sono dispiaciutissima, ma purtroppo ancora una volta, è la solita sfortuna...". Niente da fare nemmeno per l'altra azzurra in gara Raffaella Lamera, uscita di scena dopo 1,87 alla prima e tre errori ad 1,90.

100hs:

Marzia Caravelli la prima azzurra a scendere in pista nella giornata numero 4 dei Campionati Europei di Barcellona. L'ostacolista del Cus Cagliari si fa trovare pronta allo sparo ed esce dai blocchi in 0.169. Qualche indecisione sulle prime barriere per poi riprendersi sugli ultimi ostacoli. Chiude in quinta posizione con 13.50 (-0.8) che non le garantisce l'accesso alla finale.L'atleta ha dichiarato:

"Non posso essere soddisfatta - commenta la Caravelli - nella prima metà di gara ho perso la ritmica, poi mi sono aggiustata nella seconda parte, ma ormai avevo perso già troppo. Peccato".

1500 uomini:

Settimo posto per uno sfortunato Christian Obrist, tra i più veloci nell'ultima retta, ma partito davvero da troppo lontano e troppo dall'interno per piazzare lo sprint finale.

Martello donne:

Silvia Salis è settima, ed è la quarta finalista (piazzata tra le otto) italiana della giornata, dopo De Luca, Grenot e Milani. La ligure è sicuramente meno brillante che in qualificazione, ma riesce comunque a conquistare la finalel.

400 metri:

Libania Grenot  è quarta sul giro di pista in 50.43, a 33 centesimi dal 50.10 della russa Krivoshapka, approdata al bronzo. Bene anche la Milani, che non smette di stupire. E' settima, ma demolisce il suo primato personale scendendo a 51.87 (aveva 52.27), e siglando così la sesta prestazione italiana di sempre.

Salto in lungo:

Ad Andrew Howe basta un salto all'azzurro per archiviare la pratica qualificazione, e tornare a concentrarsi in vista della finale di domenica: 8,15 è la cifra della prova di Howe (vento -0.3), misura che conferma sostanzialmente quanto di buono visto già in occasione degli Assoluti di Grosseto. Bravi ma sfortunati gli altri due italiani in gara. Emanuele Formichetti sfiora la qualificazione con un salto a 7,91 (serie: nullo; 7,91; 7,80), ma si ferma a 7 centimetri dal dodicesimo posto buono per il ripescaggio, ed è sedicesimo. Stefano Tremigliozzi si difende molto bene saltando 7,80 (+1.0), ma chiude al 21esimo posto (serie: 7,41; 7,80; nullo)


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