Luca Dallavalle (GS Monte Giner), trentino della Val di Sole, ha vinto il titolo italiano Long Distance di Mountain Bike Orienteering davanti a Giaime Origgi (IKPrato) e Ivan Gasperotti (Gronlait Orienteering Team). Dallavalle ha coperto i circa 30 km (nell’Orienteering il percorso varia nel suo chilometraggio a seconda delle scelte di percorso) in 1h49’40”. Secondo Origgi, a 1h53’;r isicatissimo il margine sul 3°, solo 7”. A seguire Mario Ruggiero (Nirvana Verde Lecco), Piero Turra (Pavione). Il miglior tempo assoluto è stato però fatto registrare dall’elvetico Beat Schafner (Thomus) che ha impiegato 1h44’.
In campo femminile il titolo italiano, 22° della carriera compresi quelli nella corsa, è stato conquistato da Laura Scaravonati (GS Forestale) che con il tempo di 1h44’16” ha archiviato una buonissima prova. Anche in questo caso, meglio di lei la fortissima elvetica (4 volte campionessa del mondo) Christine Schaffner (Thomus) 1h41’48”. Il podio tricolore è stato completato da Milena Cipriani (Panda ) e Stella Varotti (Cus Parma).
Le categorie giovanili (M20) hanno invece premiato Marco Guizzardi (OriSasso) che ha distanziato Samuele Curzio (JuniorPiemonteam) e Marco Bonazzi (OriSasso).
Da notare invece tra gli M16 il successo di Fabiano Bettega, atleta che solo 4 mesi fa è rimasto vittima di un importante incidente stradale. Un risultato eccezionale con un recupero prodigioso dopo una convalescenza difficile affrontata sempre con grinta.
La categoria femminile giovanile W16 ha registrato il successo nel tricolore della ragazza di casa Eleonora Donadini (Oricomo) che ha preceduto la piemontese Anita Curzio (Junior Piemonteam).
Per le Junior W20, come da pronostico, ha vinto Silvia Simoni (Panda).
Queste le dichiarazioni dei protagonisti.
Beat Schafner “Una gara molto fisica su un percorso complicato e ricco di saliscendi, ma un buon test in vista dei Mondiali vicentini di agosto”.
Soddisfatto per il titolo Dallavalle che ha però espresso alcune lamentele. “Qualche errore di troppo per me, ma perdere da Schafner è un onore”. Amareggiato Origgi che sperava in un prestigioso bis.
Quasi sorpresa della sua prova Laura Scaravonati. “Sono reduce da un periodo di scarico e non mi aspettavo un tempo del genere”. Sintomo forse che alla ragazza di Casalmaggiore serviva solo un pizzico di tranquillità dopo alcune prestazioni contraddittorie a livello internazionale. “Il percorso era complesso ed ho cercato di non sbagliare. Era importante tenere alta la concentrazione, pedalando sempre al di sotto della soglia della fatica”.
Bene pure Cipriani. “Mi manca un po’ di potenza nelle gambe, perchè gli impegni di lavoro non sempre mi permettono di sostenere allenamenti lunghi. Ed oggi era una gara di fondo”. Di poche parole Stella Varotti che dopo un errore al 6° punto di controllo ha continuato senza eccessive pressioni.
LA STAFFETTA DI SABATO
Il titolo italiano di Mountain Bike Orienteering a staffetta che si è svolto ieri ad Albiolo è andato ai fratelli Dallavalle, Luca e Roberto, del Monte Giner. I trentini hanno battuto la coppia veneta Elvis Forabosco – Michele Mogno dello Swallow Noale. 3^ la coppia Turra- Bettega (Pavione). Solo quarti i favoriti Origgi – Gasperi.
Tra le donne successo per il duo del Panda Orienteering Cipriani – Zoppè che ha battuto Varotti-Giuganino (Cus Parma).
Gli Junior hanno applaudito Bonazzi-Guizzardi. Al femminile Silvia Simoni e Pamela Gaigher (Panda) si sono imposte con largo margine.
Tra i comaschi ottimo 2° posto per la coppia Maria Silvia Frangi – Eleonora Donadini del team organizzatore dell’OriComo presieduto da Beppe Ceresa.
In Elite, la classifica generale, cioè dei concorrenti che non gareggiano per il tricolore, è stata vinta da Beat e Christine Schaffner, svizzeri del Thomus, davanti al Monte Giner dei Dallavalle, Swallows, l’Org Regio Wil di Simon e Michel Seger. A seguire Pavione e Ikp.
Tra le donne successo ancora per il team Thomus con Claudia Huning e Maja Rotheweiler, sulla staffetta mista Laura Scaravonati (Forestale)-Ursina Jaggi (Olg Rym).
Curioso, in campo femminile Elite, il primo punto che ha messo fuori gara gran parte delle concorrenti che non hanno saputo visualizzare un piccolissimo sentiero che ha permesso alle frazioniste di Panda e Thomus di guadagnare ben 6′ rispetto a tutti gli altri.
La staffetta maschile Elite ha invece visto una grandissima rimonta del Monte Giner che però non è riuscita per pochi secondi. A loro comunque la soddisfazione del tricolore. (com stampa)