È così, in una mattinata ho risolto di andare già a sbirciare quasi tutti i saldi che mi interessavano. Gli altri possono aspettare fino ai primi di agosto, quando finalmente si decideranno a far le cose sul serio, e sostituiranno quella presa in giro che sono gli sconti al 20% con un 70%. Almeno.
Devo dire che in effetti non mi sono soffermata nemmeno sulle vetrine di quei negozi che esponevano “lo stitico”, come chiamo io il 20% di sconto. Uno, quello dove avevo visto a inizio stagione quei deliziosi sandali borchiati fluorescenti, mi ha talmente delusa che l’ho depennato per sempre dalla mia lista dei negozi, e d’ora in poi ci passerò davanti guardando dall’altra parte. Cosa ha fatto? Quegli stessi sandali, che tenevo d’occhio da mesi, e costavano 49,90€ li ha esposti con un cartellino del prezzo 59,90€ e lo sconto del 20% e tac. Magicamente sono tornati a costare 49.90€ anche in saldo.
Bene, se qualche sciocca vuole entrare a farsi fregare da quella gente, faccia pure. Ma il mio grazioso piedino non si poserà mai oltre quella soglia.
E si, c’è ancora gente che crede di infinocchiare i consumatori, di fregare le acquirenti, di farla in barba alla sottoscritta. Robe da matti.
In ogni caso, mi sono presa il tempo questa mattina di andare a fare “la vasca” ovvero di spulciare negozi e vetrine in Via Torino. Partendo da li, girerò il resto delle zone dello shopping di Milano.. se ne ho voglia. Se ne varrà la pena. E se il tempo non si metterà tropo al caldo (questa mattina c’era una deliziosa arietta che metteva le ali ai piedi).
L’itinerario? Sono partita da Terranova (canottiere fluo graziose, a 2,99€, qualche altra canottiera a 5,99 e 7,99€, tutto sommato posso attendere che abbassino ancora i prezzi) fino ad arrivare in zona Duomo. A passo lento, spulciando file e file di magliette e canottiere ammonticchiate negli angoli, comparando prezzi e tessuti. In mezzo, ci sono stati Stradivarius (cose carine, ma ancora fra i 9,9€ e i 19,90€, aspetterò che scendano), Tally Well (cose carine ma un po’ troppo giovanile – ormai – per me. L’unica maglia che mi piaceva era già macchiata di mascara, e io odio comprare le cose già rovinate!), Please (appena aperto negozio monomarca all’altezza della ex FNAC..prezzi troppo alti, roba un po’ troppo stramba), Mango, Pimkie, Accessorize (tutti e tre con i prezzi ancora troppo alti, Mango ha tolto una maglietta che stavo curando e costava 9,90€..sparita. per non abbassarla, visto che il prezzo medio è proprio dai 9,90 in su?)
Mi riconfermo in ogni caso campionessa di saldo carpiato perché con un budget di 30€ ho acquistato: 4 canotte, di cui una di seta con inserto in pizzo (quella rosa nella foto.. – foto del dietro – adoro!), e 1 serafina. Sono stata anche generosa, visto che 2 canotte le ho comprate per la mamma, e sono molto contenta dei miei acquisti.
Sono entrata a colpo sicuro in due negozi che mi danno sempre soddisfazione: Tezenis (le prime 2 canotte, stesso modello ma una bianca e una nera con le croci dorate, le curavo da quando sono uscite con la collezione primavera e le ho portate a casa a 6,45€ l’una) e Oviesse (le altre due canotte e la serafina). Unico strappo alla regola (spero) di questi non-saldi: Tezenis ha sempre un ottimo cotone, e le ccose che ci compri le lavi e rilavi e sono sempre belle. Peccato solo che la collezione di quest’anno sia un po’ troppo “estrema” a tratti per me, e quindi ho potuto sfogarmi solo con i due pezzi basic, ignorando strani tagli, magliette tenute insieme con lee spille da balia (se te ne perdi una in lavatrice la butti via. La lavatrice, non la maglia) pizzi e maculati, decisamente fuori luogo per me.
Ho completamente ignorato Yamamay, Intimissimi, Calzedonia, Nadine che da qualche tempo a questa parte mi deludono enormemente con collezioni da zoccola impenitente, prezzacci alti, e i soliti sconti ultra stitici.
Per loro, c’è ancora tempo. Per me anche.
Di dimenticare i saldi e passare oltre.
ps. questa sera c’è la notte bianca dello shopping in Corso Buenos Aires… chissà..