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Campioni di (in)coerenza

Creato il 28 settembre 2011 da Fabio1983
Ora, che Angelo Bagnasco dica che l’aria “va purificata” è nelle cose, ci sta. Come ha sottolineato Matteo Renzi è un cardinale che fa il suo lavoro. Assolutamente normale, inoltre, è che i giornali diano il giusto risalto alla prolusione del presidente della Cei. Poi che ci costruiscano dei titoli roboanti perché tra le righe ci leggono (magari a ragione, eh) un chiaro riferimento a Berlusconi è discutibile, però, insomma, anche i giornali fanno il loro lavoro. Diviene un atteggiamento molto poco responsabile, invece, quando diversi esponenti di spicco dell’opposizione approfittano di un discorso lungo lungo, in cui peraltro Berlusconi non viene mai nominato, per attaccare il governo o lo stesso PresDelCons. Un po’ la stessa tecnica che si usa quando l’Economist gli dedica una copertina (senza parlarne così male, alla fine).Per fortuna ci sono persone intellettualmente oneste e talvolta politici coerenti. Roberto Giachetti del Pd in particolare, come faceva notare ieri Claudio Cerasa: 
Vedo che molti cavalcano le parole di Bagnasco. Mi dispiace io no. Sono laico e faccio politica. Piena libertà a Bagnasco di dire quello che pensa lui e la Chiesa ma non intendo usare le parole della Chiesa quando conviene. Che dire allora del divorzio, dell’aborto, del preservativo, dell’omosessualità, solo per fare degli esempi? La mia remota speranza è di battere Berlusconi e questa maggioranza sulle sue scelte sull’economia, sulla scuola, sul lavoro, sulla giustizia, sull’immigrazione, sulla crescita, sulla ricerca e via dicendo. Non vogliatemene ma su questo terreno non riesco proprio ad appassionarmi… 

Ecco, purtroppo ci sono anche i campioni di coerenza al contrario. Tipo Di Pietro
Va purificata l’aria. Non lo dico io, Antonio Di Pietro, non lo dice l’opposizione. Lo dice il cardinal Bagnasco a nome dell’intera Chiesa. Sono le parole più severe mai usate dai vescovi contro un leader politico. 

Non si contesta il ragionamento in sé, al limite, ma la sua prospettiva politica. Se ci sforzassimo di guardare anche al di là del nostro naso, forse, ci renderemmo conto che sono proprio questi atteggiamenti di convenienza i migliori alleati di Berlusconi. E a pensarci bene ciò varrebbe in qualsiasi altro caso.

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