[campo titolo]

Da Kisciotte @Kisciotte_Dixit
I dettagli non sono importanti, i dettagli sono tutto.
I dettagli fanno la differenza.
Sempre e comunque, in ogni fenomeno esistente.Anche, non mi stancherò mai di ripeterlo, [campo titolo] nell’uso delle parole, proprio così.Perché in forma di parole noi pensiamo, parliamo, e agiamo, essendo la qualità del nostro agire determinata dalla fedeltà o meno alla qualità del nostro parlare; anche il pensare null’altro è che un “parlare con noi stessi”.
Faccio qualche esempio pratico, qualche esempio non banale ma [campo titolo] semplice.
Incontri un’amica e le dici “Come sei elegante oggi!”.Magari la passi liscia, magari rischi che si offenda.Dille invece “Wow! Oggi sei [campo titolo] elegante!”Ecco che in questo modo disinneschi sul nascere una possibile replica, tratta dal mio repertorio personale: “Ah! Intendi dire che di solito non lo sono e vesto da schifo?!”
Considerate come una sola parola in più o in meno possa fare la differenza tra un marito felice e un martire.“Cara, con i capelli lunghi mi piacevi di più.”E giù sceneggiate della lei che mette il broncio perché voleva sentirsi dire che è bella con i capelli corti.Sì, ok, il deejay della mia radio insonorizzata preferita non rischia la vita.Ma se avesse invece detto: “Cara, con i capelli lunghi eri [campo titolo] affascinante.”Disarmata! Basta inserire la parola filosofale "[campo titolo]" e il matrimonio prosegue a gonfie vele.Con vento di poppa [campo titolo] favorevole.
E funziona così in ogni momento del quotidiano.
Supponete che, ecco!, nella blogosfera, un blogger cominci a sclerare, sbraitando contro il nichilismo cui conduce il qualunquistico giudizio di valore.No hay problema!Basterebbe andare a commentargli il post con un bel: “Sai, La Carta, che questo post ti è venuto [campo titolo] bene!”Nel frattempo, fra te e te, ti dici: “Certo che questo sta messo [campo titolo] male! Deve farsi vedere da uno bravo, ma [campo titolo] bravo!”
Anche nei momenti topici della vita, quando qualcuno vi fa incazzare, voi lo guardate e gli dite: “Dirti che sei una testa di cazzo, sai, non renderebbe l’idea. Perché ne ho conosciute tante di teste di cazzo, ma tu hai quel qualcosa in più che ti distingue… Tu sei [campo titolo] una testa di cazzo.”
E se poi sembrasse non cogliere, poiché la maggior parte della gente è tarda di comprendonio, e le teste di cazzo lo sono [campo titolo], voi cercate di spiegarglielo con una semplice immagine.
“Vedi, tu non mi stai scassando le palle. Tu in realtà mi stai macinando i coglioni nel tritacarne. Tu mi stai affettando i testicoli [campo titolo] fini fini fini fini! Alla julienne proprio!”
Sembra un miracolo, ma a volte basta un avverbio per scaricare tanta tensione nella vita, [campo titolo] quando se ne accumula tanta.
Per esempio, quello col quale mi sono accordato per fare questo post [campo titolo] intelligente, avrei qualche difficoltà a offenderlo, e magari tratterrei dentro il biasimo, e questo mi si somatizzerebbe contro gli organi interni, [campo titolo] il fegato.Non starebbe bene dirgli che non è stato attento ai dettagli.Ma posso sempre dirgli: “Bravo Cerex, hai assolto la consegna, ma sono certo che avresti potuto farlo in maniera [campo titolo] brillante! Sembri confermare che i tuoi neuroni sono [campo titolo] propensi all'imbolsimento da quando appalti la realizzazione dei post agli altri, assoldando Josef K. come titolista.Lo vedi vero?! quel segno di punteggiatura che nelle specifiche sono stato [campo titolo] attento a evidenziarti?!No, non il question, l’exclamation mark, quella stanghetta [campo titolo] assertiva.
E ci sarebbe stato bene nel titolo.
[campo titolo] bene!!!
K.
Nota 1Questo post fa parte di un esperimento [campo titolo] innovativo per testare nuove analisi di canalizzazione di flusso d’utenza, con origine di traffico intrablog.
Nota 2
Ah già, dimenticavo. Penso che evinciate in modo [campo titolo] evidente, che questo post è [campo titolo] cazzimmoso.

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