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Canapa, possibile speranza per le terre pugliesi

Creato il 09 giugno 2014 da Makinsud

In Puglia sta prendendo piede un importante progetto ambientale di riqualificazione dei terreni che è possibile mettere in pratica grazie all’impiego della canapa. Il seguente progetto ha assunto come banco di prova la masseria Carmine della famiglia Fornaro, situata tra Cerano e Taranto, caratterizzata da terreni seriamente compromessi ed altamente inquinati a causa dei rifiuti industriali che hanno inflitto un duro colpo anche all’agricoltura.

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Pertanto si sta già provvedendo a piantare in questi terreni la canapa, al fine di recuperarli e darvi nuova vita. Essa viene utilizzata in questo contesto e assume un ruolo estremamente importante poiché, grazie alle ricerche di agronomi e fitopatologi, è stato scoperto che se questa specie vegetale viene piantata nel terreno funge da catalizzatore di sostanze inquinanti. Pertanto è come se venisse attuata una sorta di bonifica naturale delle terre contaminate da sostanze di ogni tipo. L’innovativa proposta, già lanciata un anno fa, ha riscontrato un certo appoggio da parte della Regione Puglia solo recentemente, poiché quando iniziò a prendere forma non se ne comprese la reale portata e il carattere innovativo. L’ambiente e l’agricoltura rischiano veramente di essere compromesse dalla mano dell’uomo, così se sono state scoperte determinate proprietà della canapa che consentono di bonificare la terra, perché non utilizzarla a questo scopo? Tale progetto di riqualificazione ambientale viene sostenuto dall’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, e  dai membri dell’Associazione Canapuglia, i quali si augurano che l’iniziativa, partita dalla masseria Carmine, possa estendersi a tutti quei terreni che necessitano di essere salvati dall’inquinamento, dando la speranza di risollevarsi economicamente agli agricoltori.

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La delicata situazione di questi ultimi rientra infatti tra gli obiettivi fondamentali del progetto, poiché la salute dell’ambiente, e di conseguenza quella dell’agricoltura, sono strettamente legate all’andamento economico di un territorio. Gli ingranaggi dell’economia funzionano quando viene garantita la qualità dei prodotti, ed essa si raggiunge soltanto attraverso la salvaguardia e la tutela ambientale. Inoltre la scoperta dell’impiego della canapa come calamita per sostanze inquinanti nei terreni, ha spronato gli studiosi ad individuare altre specie di piante che presentano analoghe facoltà e possano quindi essere utilizzate anche loro come strumenti di bonifica. Si tratta quindi di un progetto che guarda seriamente al cambiamento e all’innovazione, due elementi necessari per salvare la natura, preziosa risorsa per l’uomo, di cui soltanto ora se ne sta comprendendo l’importanza.


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