Comunicare la malattia - Sally Anscombe su GettyImages, selezione da Flickr
Oggi vogliamo parlarvi di un fenomeno virtuale che dà sempre maggiori riscontri positivi nella vita reale: il cancer blogger. Si tratta di una persona che, come tante, apre un blog personale per parlare della propria vita, ma lo fa perché mossa dall’esigenza di raccontare il cancro, la sua malattia.
Il cancer blogger è una delle forme più diffuse di medicina narrativa oncologica, cioè di quella medicina che fa leva sulla forza emozionale del racconto per aiutare il malato e i medici a conoscere la malattia e a conviverci con maggiore consapevolezza.
La forza del cancer blogger è nella condivisione.
Al contrario di un colloquio personale con il medico e della scrittura sul diario segreto, il web rende possibile la condivisione delle esperienze e delle informazioni, e parlando con altre persone che vivono la stessa patologia ci si sente meno soli e incompresi.
Più che in altri ambiti, la medicina narrativa su internet si è affermata nel cancer blogger, cioè nella nascita di blog –in alcuni casi divenuti community– in cui si incontrano coloro che convivono con un cancro. Il dato sorprendente è che molte di queste persone hanno cominciato ad affrontare il tumore con una tenacia e fiducia più intense fino, in alcuni casi, a stare meglio.
La forza delle parole ha valso al cancer blogger la definizione di blogterapia. In nessun caso il dialogo in rete sostituisce la figura del medico, ma certo è che incontrare il proprio male, parlarci, conoscerlo e affrontarlo anche con la narrazione ha un effetto benefico che aiuta ad andare oltre la paura e la solitudine.
Il cancer blogger più conosciuto in Italia è in realtà un metablog animato da oltre 10 persone colpite dal cancro: si chiama oltreilcancro e la sua sfida è sconfiggere la malattia con le parole e nei fatti.
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