Domanda : Caucro del lauro ceraso
Buongiorno,
sono di nuovo Daniela che settimana scorsa le aveva posto la domanda sul cancro del lauro ceraso.
Innanzitutto la ringraziamo per la sua disponibilità e spiegazione. Vorremmo porle delle altre domande per poter curare al meglio il nostro lauro. 1. Dovremmo disinfettare le lame tra un taglio e l'altro...semplicemente con dell'alcool o esiste un prodotto specifico? 2. Noi irrighiamo ogni notte (adesso che è estate) per 10 minuti...ci consigli cosa sarebbe corretto. Le nostre fioriere sono grandi 1 mt X 25 cm e in ognuna sono contenute 2 piante. 3. Dobbiamo continuare il trattamento con il funghicida che stiamo utilizzando? 4. Vorremo farle una precisazione, siccome lei parla del vento che trasporta queste infezioni,oltre alle piante che abbiamo sostituito, c'è un altro lato della nostra siepe che è condivisa con il nostro vicino. Quando le nostre piante morirono per il cancro rameale la scorsa volta, abbiamo provveduto a togliere solo la nostra parte ( e non quelle in comune con il vicino). Quest'ultime si sono ammalate anche loro, ma con diverse potature (anche al solo tronco) si sono in parte salvate. Premetto, che nella siepe condivisa, coesistono alcune fioriere con una pianta sana e una potata a raso in attesa di poterla estirpare appena possibile, avendo dato priorità alla mia parte. Potrebbe essere che la nuova malattia provenga da queste piante? Devo spiantare anche loro? Le piante sane le posso tenere? Grati di tutti i suoi preziosi consigli, le auguriamo buon pomeriggio.
Risposta : Caucro del lauro ceraso
Buongiorno Daniela e grazie per averci nuovamente contattato; è sempre una grande soddisfazione vedere che i nostri lettori apprezzano il nostro lavoro e tornano a chiederci ulteriori consigli. Per quanto riguarda le lame vanno disinfettate tra un taglio e l'altro ovvero vanno pulite con dell'alcol ma in maniera piuttosto minuziosa. Per un intervento ottimale è bene fare attenzione che pezzi di rami infetti che si sono staccati durante le operazioni di taglio non vadano a disperdersi con il rischio di diffondere nuovamente le spore fungine. Del semplice alcol è più che sufficiente ma bisogna pulire con attenzione le lame.
Irrigare ogni notte per 10 minuti è più che sufficiente e immagino che utilizzerete dei microirrigatori collegati ad un impianto di irrigazione automatizzato. Probabilmente però le fioriere che state utilizzando sono troppo piccole perchè se sono lunghe 1 metro e profonde 25 cm, lo spazio per lo sviluppo dell'apparato radicale del lauro è veramente ridotto al minimo. Sarebbe opportuno, per consentire un buon sviluppo alla chioma del lauro, rinvasare le piante in fioriere più grandi, profonde almeno 50 cm. Per quanto riguarda il numero di piante vanno bene due specie per vaso.
Per quanto riguarda il fungicida che state dando alla pianta, non conoscendone il nome e non avendo visto la pianta di persona non posso consigliarle nulla di specifico se non dirle di chiedere al suo vivaista un ulteriore consiglio. Infine per le piante del suo vicino ammalate è probabile che siano state queste uno dei fattori che ha facilitato il nuovo attacco del fungo. Eliminare il materiale infetto è una delle operazioni più importanti per evitare l'insorgere di nuove infezioni. Bisognerebbe verificare se anche il cespo delle piante tagliate e lasciate in vaso era infetto per stabilire se è stata la causa. Comunque al di la delle piante del suo vicino, le spore dei funghi sono in grado di fare spostamenti simili a quelli del polline quando c'è vento e quindi è difficile identificare con precisione l'origine del fungo. Concludendo le dico che sicuramente le piante sane le può tenere mentre quelle infette le deve assolutamente eliminare.
Un ultimo accorgimento utilizzato da molti specialmente su potature di piccole dimensioni: provi a proteggere la superficie di ramo scoperta con il taglio con del mastice. Questa sostanza aiuta ad evitare l'ingresso di patogeni nelle zone soggette a potatura.