I ricercatori esultano per l’accordo dell’Italia con Harvard Medical School, per la costituzione di un Centro internazionale di ricerca biomedica di base sulla prevenzione e cura del cancro a Roma.
La collaborazione con l’universita’ di Roma
”realizzerebbe in Italia il primo centro accademico internazionale che coniughi lo sviluppo di differenti programmi di ricerca altamente innovativi per la sperimentazione di modelli preclinici anti-cancro, ed anche connesse e sinergiche unita’ ospedaliere cliniche d’avanguardia per la cura degli ammalati di tumore, ed infine la didattica per gli studenti in campo biomedico e biotecnologico.”
I ricercatori sperano che si riesca a importare in Italia il know-how acquisito ad Harvard.
CANCRO: Perchè i medici non parlano di questo?
Come al solito si trovano strade complicate per ottenere situazioni di prevaricazione clinica per dare a pochi, scelti ed eletti, la possibilità di curare il cancro.
Il cancro è un grande business, troppo interessante economicamente questo è il grande problema.
Facciamo qualche considerazione:
Il cancro è una patologia con cause plurifattoriali ben conosciute:
- Primo fattore tra tutti:
Una cattiva alimentazione. Andiamo a vedere cosa si insegna nelle scuole sull’alimentazione e cosa si da’ da mangiare ai nostri bambini nelle scuole…
- Secondo fattore:
Esistono delle predisposizioni genetiche in ognuno di noi che ci possono portare varie problematiche… Quante sono le persone alle quali , visto che si parla di prevenzione, è stato fatto un test del DNA ?
- Terzo fattore:
Sappiamo che tutti prendiamo delle parassitosi intestinali che sono causa primaria di intossicazione, intolleranze varie, disturbi assimilativi ecc.
Come mai i medici di base non ci dicono mai niente a proposito? - Quarto fattore:
La somatostatina, che tanto è stata utilizzata con successo dal Dott. Di Bella ed ora anche Veronesi ne parla, è prodotta al 95% nell’intestino ma purtroppo il 90% delle persone è in disbiosi (alterazione della flora batterica) e quindi l’organismo non è in grado di produrla in quantità accettabili. Come mai i medici di base ci prescrivono, anche senza visitarci e senza farci dei tamponi e relativi antibiogrammi, dei grandi antibiotici che distruggono la flora batterica e non ci prescrivono quasi mai dei protocolli di ripopolamento della flora?
In breve sono arrivato a pensare che ognuno di noi si deve creare una cultura personale per autodifendersi da chi ci vuole curare a tutti i costi con chiusura mentale ma soprattutto clinica.