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Cani a controllo remoto

Creato il 20 gennaio 2011 da Zonwu
cane
Cani addestrati a scovare bombe, droghe o persone; cani che aiutano i non vedenti nella routine quotidiana; cani impiegati in campi di battaglia; cani che addirittura percepiscono alcune patologie prima che la nostra tecnologia possa farlo.
I cani sono senza dubbio intelligenti, e svolgono una varietà di compiti estremamente utili. Ma sono in grado di agire solo se nelle loro vicinanze c'è un operatore umano in grado di assisterli e di guidarli.
Un nuovo sistema sviluppato dalla Auburn University renderà invece i cani semi-autonomi, grazie ad un apparato di controllo remoto che consentirà di interagire a distanza col miglior amico dell'uomo.
"Con il nostro sistema, non si deve rimanere entro il raggio visivo, al contrario delle guide umane che devono rimanere in contatto visivo" spiega David M. Bevly, professore di ingegneria meccanica che ha lavorato nel progetto.
Il problema fondamentale da superare è stato quello di andare oltre le normali logiche di controllo remoto di un animale: generalmente, controllare un essere vivente prevedeva l'inserimento di elettrodi nel corpo dell'animale.
E' già stato fatto con alcuni insetti, anche con animali più grandi e più biologicamente simili a noi (cani inclusi), ma la sola idea di impiantare elettrodi nel corpo di un cane mi fa rabbrividire, e deve essere stato lo stesso per il team della Auburn University.
Si è quindi adottato un approccio molto meno invasivo: una sorta di "giacchetta" da far indossare al cane, dotata di sensori che rilevano posizione, comportamento e direzione del cane. Ci sono giroscopi, accelerometri, magnetometri, GPS, e un'antenna che trasmette all'addestratore i dati registrati dalla giacchetta.
Ma come controllare il comportamento del cane? Attraverso una serie di suoni e vibrazioni. Per esempio, il cane gira a destra quando avverte una vibrazione sul lato destro della giacchetta. Diversi toni e vibrazioni possono quindi essere associati, attraverso l'addestramento, a differenti azioni da far eseguire al cane.
Il sistema è stato testato al Canine Detection Reserch Institute dell'università, facendo indossare la giacchetta ad un labrador di nome Major. Durante la sperimentazione, Major ha seguito le indicazioni di direzione l'80% delle volte, mostrando maggiore accuratezza se direzionato verso punti distanti qualche centinaio di metri.
Il prossimo passo sarà quello di aumentare la precisione e la distanza operativa di questo sistema. Le applicazioni potrebbero essere diverse: dalla sicurezza ai campi di battaglia, fino ad applicazioni di ricerca e soccorso.
"Si può operare potenzialmente in ogni ambiente in cui non sia possibile avere un addestratore" spiega Alan Poling, professore di psicologia della Western Michigan University che si è dedicato ad una ricerca abbastanza bizzarra ma molto fruttuosa in termini di risultati: la ricerca di mine antiuomo attraverso ratti giganti africani.
Dogs Guided Remotely by Stealth System

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