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Cani al ristorante: Strudel preparati, ti porto fuori

Da Lilimadeleine

StrudelLui è Strudel, il mio cane. E da oggi posso portarlo con me al ristorante, al bar, in gelateria o in pasticceria: basta che abbia museruola e guinzaglio.

Amanti degli animali è cambiato il vento, con buona pace di chi invece solleva il sopracciglio con disapprovazione all’apparire di una qualunque massa pelosa. Certo serve buon senso, come in ogni occasione della vita, soprattutto quando abbiamo a che fare con le altre persone.

Ma cosa è successo esattamente?

E’ presto detto.

La FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), istituzione che raggruppa circa 200 mila bar, ristoranti e luoghi affini, ha presentato un manuale sulle norme igienico sanitarie, scritto in collaborazione con il Ministero della Salute: in una nota contenuta a p. 88, secondo quanto riporta Repubblica, si fa riferimento agli animali, sottolineando che hanno libero accesso ai pubblici esercizi purché muniti di museruola e guinzaglio. E padrone al seguito, ovviamente.

Una rivoluzione, che elimina per sempre il cartello ‘Io non posso entrare‘ e rende più leggera la vita dei padroni di cani (circa 7 milioni in Italia) e più pesante quella di chi, invece, coi cani ha un brutto rapporto (ma può essere l’occasione giusta per fare pace). Tra l’altro, questa è una norma che nel resto d’Europa hanno dal 2004…

Vedremo quindi più persone al bar in compagnia del loro quadrupede e, si spera, diminuirà il numero di quelli che mollano il cane in auto, magari in estate e coi finestrini chiusi. Sarebbe bellissimo se influisse anche sull’incredibile numero di cani abbandonati prima delle vacanze (tu che lo fai, sei un vero bastardo!)…

Snoopy

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