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Cani avvelenati in C.da Cavasecca – L’ennesimo vile atto che rischia di rimanere impunito

Creato il 12 febbraio 2014 da Canicattivi @CaniCatTweet

bocconi-avvelenati-escheComunicato Stampa dell’Associazione Amici per la coda, gruppo di Canicattini Bagni. Nonostante circolino le foto delle vittime di questo atto, CaniCattivi ha deciso di non pubblicarle nel blog, per rispetto delle persone che se ne prendevano cura e che sono scosse da quanto è successo.

Ancora una volta, noi volontari ci troviamo ad affrontare un vile atto di barbara ignoranza.

Martedì 11 febbraio, i volontari canicattinesi dell’Associazione Amici per la coda hanno ricevuto la segnalazione, da alcuni concittadini, di un caso di avvelenamento a pochi chilometri da Canicattini Bagni, in una zona ricadente nel territorio di Noto ma frequentata da molti abitanti della nostra città.

Lo spettacolo che si è presentato ai volontari è stato raccapricciante: 5 cani inoffensivi, abitualmente curati e nutriti da alcuni proprietari di terreni della zona, giacevano per terra esanimi, tutti con chiari sintomi da avvelenamento.

Sul luogo è intervenuto il personale veterinario dell’ASP, che ha prelevato i corpi esanimi delle vittime per accertarne le cause della morte, trovando sul posto residui del veleno utilizzato, che saranno analizzati in laboratorio.

Come Associazione vogliamo esprimere tutta la nostra indignazione per l’ennesimo gesto infame, perpetrato ai danni di vittime innocenti ed indifese. Il nostro impegno quotidiano è costantemente rivolto ad assicurare la pacifica convivenza fra i cani in libertà e le persone, ci prodighiamo costantemente per cercare di risolvere ogni possibile disagio che possano arrecare gli animali vaganti e più volte abbiamo chiesto alla cittadinanza di collaborare, segnalandoci ogni situazione che abbisogni di un intervento.

Ciononostante, esistono ancora individui che compiano simili atti atroci, arrogandosi il diritto di amministrare il diritto di vita e di morte di poveri esseri inermi, contando su una pressocchè scontata impunità.

Noi non ci stiamo, non pensiamo debba essere questo il modo per risolvere i problemi e ci appelliamo alla sensibilità di quelle persone oneste che possano dare indicazioni per risalire all’autore di questo atto inqualificabile, pregandoli di mettersi a disposizione delle Forze dell’Ordine, affinchè giustizia possa essere fatta.

Come Associazione, siamo pronti a sostenere chiunque possa aiutarci ad assicurare alla giustizia il carnefice di queste povere creature, in modo che possa essere d’esempio agli eventuali futuri malintenzionati.


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