La Palma d'Oro va a La Vie d'Adèle, tratto dal fumetto Le bleu est une couleur chaude della francese Julie Maroh, che parla dell'amore lesbico tra la quindicenne Adèle e una misteriosa ragazza dai capelli blu. Dirige il tunisino Abdellatif Kechiche, di cui, lo ammetto, non conoscevo neppure l'esistenza fino a ieri. Il film dovrebbe uscire in Francia a ottobre, chissà se riuscirà a cavalcare la vittoria e arrivare anche nel nostro Paese.
Dalla Tunisia si passa al Messico. Miglior regista è risultato essere Amat Escalante con il suo Heli, una pellicola che mette in scena tutte le contraddizioni e la corruzione di un Paese violento e dominato, alternativamente, dai cartelli della droga e dai militari. Pare che il film contenga parecchie scene crude e mescoli più di un genere; dal teaser che gira su Internet si vede davvero poco, si capisce solo che la fotografia è molto nitida e che il regista pare sapere quello che fa.
Dopo un paio di nomi che alla sottoscritta non dicevano proprio nulla, arriviamo in un terreno che più mi si confà. Bruce Dern (visto e conosciuto in film comeDjango Unchained, Il grande Gatsby, Ancora vivo, Haunting - Presenze, etc. etc.) ha vinto il premio come miglior attore per il film Nebraska, nel quale interpreta un vecchio alcoolizzato che intraprende un viaggio col figlio per ritirare una grossa vincita. Gli spezzoni lo mostrano parecchio abbruttito, un personaggio abbastanza patetico, i più difficili da interpretare in effetti. Il film sembra un buon vecchio racconto di formazione ambientato nei paesini rurali dell'America, popolati da bifolchi ignorantissimi, quindi mi piacerebbe molto vederlo in lingua originale.
Alexander Payne, regista di Nebraska
Come migliore attrice vince invece una "vecchia" conoscenza, la simpatica e brava Bérénice Bejo che già era riuscita a farsi apprezzare nel celebratissimo (non da me, purtroppo!) The Artist. Il film che le ha regalato la vittoria è il drammone familiare iraniano The Past, dove interpreta una donna abbandonata dal marito e in procinto di rifarsi una vita a Parigi... se non fosse per la figlia maggiore, che nasconde un segreto ed è decisa a liberarsi del nuovo fidanzato della madre sfruttando il ritorno del papà. La Bejo nel trailer è molto intensa e lontana anni luce dal luminoso e dolce personaggio che l'ha portata al successo internazionale, la sua interpretazione effettivamente invoglierebbe a vedere The Past.