Cannes 67: “Più Buio Di Mezzanotte” di Sebastiano Riso (Semaine De La Critique)

Creato il 22 maggio 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Anno: 2014

Durata: 94′

Genere: Drammatico

Nazionalità: Italia

Regia: Sebastiano Riso

Sebastiano Riso, catanese  classe 1983, al suo primo film scelto per La Semaine De La Critique al festival di Cannes, racconta una storia di luci e ombre; la luce di chi vede tutto perfettamente chiaro e definito, e l’ombra di chi sente dentro di sé un modo di essere che difficilmente la società potrebbe accettare.

Partiamo dalla seconda parte o poco più. L’abbraccio straziante tra il giovane protagonista Davide (Davide Capone) e la madre (interpretata da un’intensa Micaela Ramazzotti) fa emozionare, commuove all’improvviso, scioglie la tensione accumulata fino a quel punto della storia.

Catania, estate di un anno imprecisato, a prima vista gli anni Ottanta, ma televisori (sintonizzati sul meteo) e telefoni cellulari ci riportano ai nostri giorni. Davide ha quattordici anni e cerca di scoprire la propria sessualità di nascosto dal padre, rigido e ottuso (Vincenzo Amato); ha tappezzato la vecchia soffitta di specchi attraverso i quali trasformarsi e re-inventarsi e contemplarsi, libero di essere se stesso. Colleziona vestiti e accessori da donna, poster di personalità androgine come David Bowie e conserva 45 giri in vinile, uno in particolare, Amore Stella di Donatella Rettore (“io, che sono niente nullità chissà che dio diventerei se in quel che vivi fossi anch’io se quel che fai fosse un po’ mio”). Dopo l’ennesimo scontro con il padre scappa di casa e si unisce ad un gruppo di amici che diventano la sua nuova famiglia; tra gli altri ci sono Meriliv Morlov (Sebastian Gimelli Morosini), transessuale, schietta e materna al tempo stesso, e La Rettore (Giovanni Gulizia) che deve fare i conti, come Davide dell’incomprensione della sua famiglia. Si innamora di un ragazzo bello e tenebroso, amante del suo protettore (interpretato da Pippo Delbono), e nel frattempo cerca di guadagnarsi da vivere vivendo di piccoli furti, sempre alla ricerca di un posto dove trascorrere la notte, fino al giorno in cui, alla ricerca di soldi o qualcosa da mangiare, si imbatte in sua madre.

E la storia riparte da lì, lasciandoci per un attimo sospesi: Davide tornerà a casa con sua madre o proseguirà per la sua strada? In tutti e due i casi sarebbe costretto al compromesso, di un padre che non lo accetta o di un protettore che lo vuole iniziare al mestiere più antico del mondo. Curiosamente il personaggio del padre e quello del protettore sono vestiti di bianco, come anche il proprietario del cinema porno disposto a pagare Davide e La Rettore in cambio di favori sessuali, per poi tornare a casa e fare il bravo marito; bianca è la fotografia (curata da Pietro Basso) sia nelle scene di vita familiare di Davide, che in chiesa insieme a sua nonna (Lucia Sardo), che insieme al protettore, tutti i momenti in cui qualcuno sembra volergli dare una collocazione; in contrasto con la luce cupa soffusa notturna, fino a diventare buio, di chi sta cercando di affermare la propria identità. La fotografia crea inoltre un gioco di luci ed ombre che abbozzano e lasciano intuire, senza rivelare in maniera esplicita, le scene di sesso.

Il contrasto tra la luce e il buio, tra l’identificazione in un genere che la società riconosce e l’identificazione in un genere (o in un non-genere) che la società, accecata da quella luce bianca e rassicurante, si ostina a non voler vedere, si scatena nell’urlo finale di Davide, dopo essere stato salvato da un tentativo di suicidio commesso davanti a suo padre; nonostante abbia tentato di tagliarsi la gola e non abbia le forze per parlare, guardandosi ancora una volta dentro e scoprendo di non avere altra strada che quella della propria difficile e ostacolata affermazione, urla con tutta la forza che ha in corpo per farsi sentire e squarciare quel buio, più buio di mezzanotte.

Anna Quaranta


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Gone Girl – L’amore bugiardo

    Ben Affleck, sparita la moglie che non amava più, recita la parte del marito disperato davanti alle tv. Titolo: Gone Girl – L’amore bugiardo Cast: Ben Affleck,... Leggere il seguito

    Il 30 giugno 2015 da   Sbruuls
    CINEMA, CULTURA
  • Chi ricatta chi?

    La diciottesima edizione del Lucca Summer Festival sta per cominciare, però pochi giorni fa la città che, volente o nolente, lo ospita si è animata in seguito... Leggere il seguito

    Il 30 giugno 2015 da   Marvigar4
    CULTURA
  • 5 film che ispirano 5 viaggi indimenticabili

    Il cinema ha l’impareggiabile potere di condurci in città e mondi lontani, pur lasciandoci seduti sul divano di casa o sulla poltroncina di una sala... Leggere il seguito

    Il 29 giugno 2015 da   Onesto_e_spietato
    CINEMA, CULTURA
  • Master Blaster al Fantafestival

    La camera delle bestemmie, colonna sonora : Freaks in uniform delle Horropops.La mia vita è caotica, chi mi conosce lo sa benissimo. Leggere il seguito

    Il 29 giugno 2015 da   Taxi Drivers
    CINEMA, CULTURA
  • Le vergini suicide

    di Jeffrey EugenidesTitolo: Le vergini suicide Titolo originale: The Virgin Suicides Autore: Jeffrey Eugenides (Wikipedia) Nazione: USA Anno prima pubblicazione... Leggere il seguito

    Il 29 giugno 2015 da   Phoebes
    CULTURA, LIBRI
  • Lessico famigliare (Ginzburg)

    Natalia Ginzburg è una delle tante voci del panorama letterario italiano che vengono quasi ignorate nella trattazione scolastica che, ovviamente, ha parecchi... Leggere il seguito

    Il 29 giugno 2015 da   Athenae Noctua
    CULTURA