Jacques Audiard vince la Palma d’oro al Festival di Cannes per il film Dheepan che racconta una famiglia dello Sri Lanka alle prese con l’immigrazione in Europa
All’ungherese Laszlo Nemes il Grand Prix per il film A Son of Saul.
Il film di arti marziali The assassin di Hou Hsiao-Hsien vince il premio per la migliore regia.
Premio della giuria a The Lobster del regista greco Yorgos Lanthimos, love story futuristica con Colin Farrell, Rachel Weisz, Jonh C. Reilly, Lea Seydoux.
Ex aequo per il premio alla migliore interpretazione femminile: vincono l’attrice statunitense Rooney Mara per Carol di Todd Haynes e la francese Emmanuelle Bercot per Mon Roi di Maïwenn. Presente la sola Bercot, che si commuove ringraziando la regista e il coprotagonista Vincent Cassel. Per Rooney Mara ritira il premio il regista Todd Haynes.
Migliore interpretazione maschile quella di Vincent Lindon per La loi du marché di Stéphane Brizé.
Palma d’oro alla carriera a Agnès Varda, regista, sceneggiatrice e fotografa francese che compirà 87 anni il 30 maggio. Nel discorso di ringraziamento ha raccontato di essersi stupita positivamente per il riconoscimento, “una Plama inattesa”, perché a differenza di altri premiati in precedenza, “sono francese, sono donna e i miei film non hanno mai guadagnato né fatto guadagnare soldi a nessun altro”.
Premio per la migliore sceneggiatura a Michel Franco (che è anche regista del film) per Chronic.
La Tierra y la sombra del colombiano César Augusto Acevedo vince la Camera d’Or per l’opera prima.
La Palma d’oro del cotrometraggio va a Waves ’98 (Libano, Qatar) di Ely Dagher.
La Palma Queer, premio assegnato ai film a tema omosessuale, bisessuale e transgender, è andato a Carol di Todd Haynes con Cate Blanchett