L'appuntamento con la rubrica dedicata alla musica del mese prosegue. Nonostante i miei problemi di memoria e di mente in generale, non me ne sono scordato ancora e quindi ecco che, dopo i dischetti ascoltati a gennaio, andiamo a scoprire alcuni degli album passati dalle parti di Pensieri Cannibali nelle ultime settimane.
Verdena “Endkadenz Vol. 1”
I Verdena hanno fatto un altro disco tipicamente verdeniano. Prendete la cosa sia in senso positivo che in senso negativo. Positivo perché i tre bergamaschi restano sempre la realtà più forte (o forse dovrei dire l'unica?) della scena rock italiana attuale. Questo nuovo impronunciabile Endkadenz Vol. 1 ci conferma una rock band capace di una cura nel suono che non ha pari dalle nostre parti e conosce poca concorrenza pure a livello internazionale, se non altro tra i gruppi chitarristici. In più, nonostante manchi il pezzo bomba alla “Luna” o alla “Valvonauta”, ci sono alcuni highlights notevoli come l'esaltante “Un po' esageri” e la ballatona visionaria “Diluvio”. Negativo perché, nonostante la maturità nel sound e nella capacità di scrittura raggiunta, questo disco non aggiunge niente di nuovo o di fondamentalmente differente rispetto a quanto già fatto dai tre in passato. Chi li odierà continuerà a odiarli. Chi li amerà continuerà ad amarli. In attesa di sentire anche il Vol. 2 in uscita nei prossimi mesi, questo Endkadenz Vol. 1 non cambia di una virgola ciò che già si sapeva della band. Piaccia o meno, i Verdena sono sempre gli stessi. (voto 7-/10)
J-Ax “Il bello d'esser brutti”
Nella mia cittadina, Casale Monferrato, c'è un posto che si chiama NoNoia ed è il locale alternativo della mia zona. Quello in cui ci trovi i tipi rock e hip-hop con i tatuaggi. Un posto in cui vedrei benissimo uno come J-Ax. Il suo nuovo disco mi fa la stessa impressione di quando torno al NoNoia. Si può presentare con qualche differenza, ma in fondo in fondo resta sempre uguale. Il nuovo album di J-Ax frulla allora al suo interno il passato degli Articolo 31 con le sue ultime cose soliste, il tutto aggiungendo la solita dose di umorismo che mette di buon umore, nonostante non manchi pure un certo retrogusto malinconico, proprio come ogni volta in cui rimetto piede al NoNoia, il locale in cui mi sono preso le mie prime storiche ciucche. Un pezzo come “Ribelle e basta” ad esempio sembra la rilettura di “Latin Lover” degli Articolo combinata con i suoni pop-punk dei tempi di “Domani smetto”, così come “Maria Salvador” è la nuova “Ohi Maria”. È tutto leggermente differente, ma alla fine è sempre uguale. Uguale come la capacità di regalare versi esilaranti e pezzi accattivanti, in cui si segnalano l'inno anti-hipster “La tangenziale”, l'irresistibile “Hai rotto il catso” con una base alla “Still D.R.E.” di Dr. Dre e il mio nuovo inno personale “Bimbiminkia4life”. In alcuni brani come l'intensa “Intro” incontriamo un artista più serio e maturo del solito, ma alla fine il J-Ax che preferiamo, o almeno che io preferisco, è quello più cazzaro, proprio come me e gli eterni Peter Pan che ancora frequentano il NoNoia, noi bimbiminkia 4 life. (voto 6+/10)
Colapesce “Egomostro”
Il primo disco di Colapesce “Un meraviglioso declino” l'avevo adorato, così come la prima anticipazione da questa sua seconda fatica, “Maledetti italiani”, accompagnata da un video grandioso. L'album “Egomostro” invece non mi piace un granché. Non so nemmeno spiegare bene il perché. Non è affatto un brutto disco, tutt'altro, però lo metto su e mi annoia. Colapesce non ha alcun demerito. È tutta colpa mia. È che mi stufo in fretta delle cose e Colapesce a quanto pare mi ha già stufato. Sarà che sto diventando meno hipster di una volta? Oppure sono troppo hipster e per me il secondo disco di Colapesce, visto che non è più la novità del momento, è troooppo fuori moda proprio come lo era il secondo disco de I Cani? (voto 6-/10)
Imagine Dragons “Smoke + Mirrors”
"Mi sento molto Whiplash!"
Dopo che i brani del loro album d'esordio Night Visions si sono sentiti ovunque, non solo in radio ma anche in qualunque film, serie tv e spot immaginabile, c'era un gran bisogno di un nuovo disco degli Imagine Dragons. O se non altro chi si occupa delle colonne sonore ne aveva un gran bisogno, giusto per non utilizzare sempre le stesse canzoni. Gli Imagine Dragons hanno così accontentato tutti facendo centro anche con il loro album numero 2, un disco pieno di pezzi accattivanti, tra la gaia “Shots”, la nuova “Demons” che risponde al nome della title track “Smoke and Mirrors”, il singolone alla OneRepublic “I Bet My Life” e una “Polaroid” che fa product placement fin dal titolo. Se volete sapere da dove arriveranno un sacco di pezzi che sentirete in film/serie tv/pubblicità nei prossimi mesi, potete avere un'anteprima ascoltandovi “Smoke + Mirrors”, il nuovo degli Imagine Dragons, il gruppo preferito non solo dalla mother of dragons Daenerys Targaryen, ma pure da tutti i pubblicitari e selezionatori di playlist musicali del mondo. (voto 6,5/10)
Marina & the Diamonds “FROOT”
Ci sono canzoni che parlano di te meglio di quanto tu possa riuscire a fare con le tue stesse parole. Il pezzo di apertura del nuovo disco di Marina & the Diamonds “Happy” per me è una di quelle canzoni. Al di là di questo brano straordinario che mi è arrivato SBEM come un treno in faccia, ancora una volta la cantautrice gallese di origini greche Marina Lambrini Diamandis è riuscita a conquistarmi totalmente. L'esordio “The Family Jewels” era folgorante e rappresentava una boccata d'aria freschissima all'interno del panorama musicale mondiale. Il secondo “Electra Heart” era una bomba pop di devastante figosità. Questo terzo “FROOT” suona invece più riflessivo, ma non per questo noioso. Le atmosfere si sono fatte più rarefatte, i ritmi sono rallentati, eppure anche qui non mancano le hit pop come la title track “Froot” che sembra uscita dritta dagli anni '80. Una serie di pezzi clamorosi come “I'm a Ruin”, “Gold” e “Can't Pin Me Down” che crescono sempre di più con gli ascolti e vanno a comporre un album pieno di gioiellini. Suonerà scontato dirlo, ma la Diamandis ha tirato fuori un altro diamante preziosissimo. (voto 8/10)
Noel Gallagher's High Flying Birds “Chasing Yesterday”
Gli anni '90 sono di nuovo tra noi! C'è poco da fare. Il 2015 è ormai ufficialmente l'anno del revival dei mitici 90s. In giro ci sono un sacco di serie tv ambientate in quel decennio come Hindsight, My Mad Fat Diary e Fresh Off the Boat, nei cinema sta per arrivare il docu-film prodotto dalla HBO Cobain: Montage of Heck sul leader dei Nirvana, Courtney Love spacca come guest-star della serie più forte negli USA ovvero Empire, un sacco di storiche band di quel periodo come le Sleater-Kinney, le Babes in Toyland etc. si stanno riformando e poi, soprattutto, i Blur hanno annunciato l'arrivo del loro nuovo attesissimo album, The Magic Whip, in uscita il prossimo 27 aprile. Per loro si tratta del primo disco con la formazione al completo con tanto di Graham Coxon dal 1999 e chissà che la loro decisione di tornare insieme non porti a far pace pure Liam e Noel Gallagher. In attesa che i due fratelli riuniscano le forze per combattere gli storici nemici dei tempi d'oro del Britpop, Noel ha tirato fuori la sua seconda fatica solista, o meglio della sua nuova band. Io con Noel ho un rapporto conflittuale. Adoro il suo essere uno stronzo e adoro alcuni pezzi da lui cantati come “Don't Look Back in Anger” degli Oasis o “Setting Sun” dei Chemical Brothers. Nonostante queste due canzoni siano tra le mie preferite di tutti i tempi, non sempre mi piace la sua voce. Il disco d'esordio dei Noel Gallagher's High Flying Birds poi non è che mi avesse convinto molto. Questo secondo “Chasing Yesterday” invece mi sta piaciucchiando decisamente. I tempi della grazia compositiva di “Definitely Maybe” e “(What's the Story) Morning Glory?” sono lontani, è vero, però qui c'è un Noel Gallagher in piena forma, anche a livello vocale, e questo suona come il miglior disco che potrebbe tirare fuori oggi un vecchio burbero come lui. (voto 7/10)
Canzone del mese Blur “Go Out”
E a proposito di Blur... In attesa, anzi in attesissima del loro nuovo album “The Magic Whip”, ecco la prima anticipazione “Go Out”, che a me esalta già tantissimo.