“Quando 13 anni fa mettemmo in acqua un’imbarcazione con quattro ragazzi ipovedenti avevo una gran paura per la loro sicurezza e non pensavo che saremmo arrivati al punto in cui ci troviamo oggi”. Gian Luigi Favero è il presidente della Canottieri Armida, società leader del para-rowing nazionale. Sabato e domenica organizzerà per il nono anno di fila la Rowing for Rio, manifestazione per atleti diversamente abili che richiamerà sulle acque del Po più di 200 atleti (una cinquantina dei quali torinesi) in rappresentanza di 25 scuole italiane e 2 austriache. Tra loro anche diversi medagliati delle Paralimpiadi di Londra e Pechino e delle più recenti edizioni del Campionati del Mondo: Omar Aiolo, Tommaso Schettino, Daniele Signore, Graziana Saccocci, Valentina Grassi e Lucilla Aglioti. Attenzione anche a due giovani promesse: Davide Dapretto, genovese tesserato per l’Armida, e Sara Kobal, 18enne cuneese.
L’evento del prossimo fine settimana è stato presentato in mattinata con una conferenza, alla quale sono intervenuti l’Assessore allo Sport della città di Torino Stefano Gallo, Gian Luigi Favero, la Responsabile Regionale del Para-rowing, nonché tecnico federale e viceallenatrice della nazionale azzurra Cristina Ansaldi, e Patrizia Saccà, atleta paralimpica del tennis tavolo in veste di rappresentante del CIP Piemonte. “Sarà un evento coinvolgente per atleti e famiglie” ha assicurato Favero; parole confermate dall’Assessore Gallo: “la Rowing for Rio è la dimostrazione di come con la forza di volontà si possa raggiungere qualunque traguardo. Torino Capitale Europea dello Sport 2015 è anche questo: realtà sportive che con passione e spirito d’iniziativa portano avanti grandi progetti”.
Subito gare nella giornata inaugurale, dedicate agli Special Olympics; al pomeriggio acque riservate all’allenamento del para-rowing, con le competizioni in programma domenica. A concludere la due giorni al sfida tra campioni paralimpici e atleti normodotati, a testimonianza di una disciplina che forse meglio di altre può unire sport disabile e “normale”. La Rowing for Rio sarà per ragazzi delle scuole anche l’occasione di avvicinarsi al canottaggio, grazie a prove gratuite con i tecnici dell’Armida. Ospite d’eccezione Peppiniello Di Capua, storico timoniere dei fratelli Abbagnale, da qualche tempo rientrato alle competizioni nel mondo paralimpico.
“Questa manifestazione è nata per unire campioni e neofiti” ha spiegato Cristina Ansaldi, “per la prossima edizione, quella del decennale, abbiamo in mente di organizzare un campus per i giovani nei giorni della gara. Quella alle porte sarà una prova molto importante del panorama nazionale perché rappresenta la prima gara dell’anno agonistico; da questa inizieranno le selezioni per decidere che parteciperà ai prossimi Mondiali, validi per la qualificazione ai Giochi di Rio. Un grazie a tutte le società che ci hanno fornito attrezzature e supporto di vario genere”.
Cristina è un po’ l’artefice di tutto questo. Nel 2001 fu lei a portare all’Armida i quattro ragazzi ipovedenti e a farli remare sul Po per la prima volta; da allora non hanno più smesso. “Fummo l’unica società ad aderire a un progetto in collaborazione con l’UICI e da lì in poi diversi giovani diversamente abili si sono avvicinati al canottaggio. Allenarli è un’esperienza che dà tantissimo; dopo diversi anni mi stupisco ancora della loro limpidezza e di come riescano a dare sempre il 100 per 100. Il rapporto di fiducia e amicizia che si crea è impagabile”.