Cantieri Metro C a San Giovanni: i comitati scrivono ai Presidenti delle Commissioni

Creato il 25 settembre 2013 da Carteinregola @carteinregola

Carteinregola, Associazione Progetto Celio, Comitato Porta Asinaria, Comitato San Giovanni, Cittadinanzattiva Lazio Onlus, scrivono ai Presidenti delle 4 Commissioni congiunte (Ambiente, Bilancio, Lavori Pubblici, Mobilità)  che all’inizio di ottobre ascolteranno i cittadini sulla vicenda della Metro C, chiedendo che vengano mostrati alcuni documenti indispensabili per una corretta valutazione delle procedure sin qui adottate e del prosieguo dell’opera. Soprattutto i comitati vogliono sapere come mai non sia stato previsto   l’espianto degli esemplari di pregio, come hanno fatto a Milano e Torino, dove hanno spostato decine di grandi alberature con macchinari speciali.

Questo il testo della lettera:

Pur consapevoli che il progetto definitivo del tracciato e della cantierizzazione della tratta T3 della Metro C è stato approvato nel 2009, durante la precedente amministrazione, riteniamo che sia un  preciso dovere della nuova maggioranza al governo della città l’attivazione della  verifica delle procedure sinora seguite al fine di garantire ai cittadini la massima trasparenza rispetto alla responsabilità delle scelte fatte, soprattutto nella previsione di lavori  di grandissimo impatto su aree monumentali che da sole rappresentano Roma nel mondo e a fronte di un impegno economico su cui la stessa Corte dei Conti ha sollevato notevoli dubbi. Un dovere soprattutto  quando, per liberare le aree per i cantieri,  sono stati autorizzati abbattimenti di decine di alberi di pregio a pochi metri dalle mura aureliane, e dopo che le proteste spontanee di molti cittadini e comitati di quartiere sono state messe a tacere con l’intervento della forza pubblica.

E questo è avvenuto dopo che il 4 luglio scorso associazioni e comitati avevano inviato a Roma Metropolitane una lettera, in cui chiedevano l’avvio di un processo partecipativo per la fase di cantiere e “un sopralluogo di responsabili della  progettazione di cantiere e nostri esperti botanici presso i cantieri di Ipponio, Sannio, Celimontana, Fori Imperiali, al fine di verificare insieme nella massima collaborazione e comprensione la possibilità di salvare quegli alberi di pregio botanico, paesaggistico ed ambientale”. Lettera rimasta ad oggi senza risposta.

Per questo riteniamo indispensabile, in occasione dell’Audizione in oggetto, che sia fatta chiarezza su alcuni passaggi che ad oggi non risultano sufficientemente documentati. Chiediamo quindi ai Presidenti delle Commissioni di impegnarsi ad ottenere quanto non è stato rinvenuto durante gli accessi agli atti effettuati dai cittadini, documenti indispensabili per una corretta valutazione delle procedure sin qui adottate e del prosieguo dell’opera:

  • Parere favorevole della Soprintendenza Archeologica
  • Parere favorevole della Soprintendenza Paesaggistica
  • Parere favorevole del Dip. X Roma Capitale
  • Studio di impatto ambientale dell’opera con allegate le misure di mitigazione per la salvaguardia delle alberature (D.P.C.M. 27 dicembre 1988*)

Inoltre chiediamo alla Commissione di verificare se sia stata effettuata la “verifica  preventiva dell’interesse archeologico” secondo le modalità previste dal D.P.R. 5 ottobre 2010, n.207, e se non sia obbligatoria una revisione dello studio di impatto ambientale, in considerazione del fatto che l’ultimo effettuato risale al 2003.

Infine chiediamo che, se è vero quanto ci è stato comunicato a voce, la compensazione delle alberature 4:1 è stata prevista in tutt’altra localizzazione del Municipio (Tor Fiscale), venga garantita la piantumazione nello stesso quadrante interessato dagli abbattimenti.

> Vai all’articolo “Metro C lo stato delle cose” del 22 luglio 2013

(le immagini sono ricavate dal video “Cittadini contro il taglio degli alberi per i lavori della metro C” di RadioSonar SonarProject`

Scarica la lettera Lettera commissioni Metro C 25 settembre 2013per sito



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