Nella Cantina di San Michele Appiano, nella storica sede di Appiano (Bz), da sempre l’impegno in vigna è coniugato alla continua innovazione, quale garanzia per la produzione di grandi vini di elevata qualità, nel solco della tradizione.
Questo impegno, nel 2014 è stato tradotto nel 30% di lavoro in più in vigna per la selezione delle uve migliori rispetto all’anno precedente, per un totale di 1.000 ore lavorate per ettaro, oltre ad un consistente impegno finanziario, quantificato in 823 mila euro, per investimenti in tecnologia di ultima generazione.
Per questo, nonostante le piogge insistenti e le temperature sotto la media che hanno, in generale, messo a dura prova la produzione vinicola, per l’impegno dei contadini, del metodo di lavoro e delle risorse economiche, la Cantina San Michele Appiano, cantina eccellenza dell’Alto Adige, ha potuto raggiungere l’obiettivo di garantire la migliore produzione di vini di alta qualità. Anche per la qualificata e competente prfessionalità dell’enologo, Hans Terzer.
Ed uno degli elementi identificativi e di successo della Cantina è individuato nell’innovazione e nella ricerca di nuovi metodi di lavoro; infatti, attualmente, la cantina sta sperimentando un nuovo metodo di valutazione e selezione delle uve, basato non solo sul grado zuccherino, ma anche da altri fattori che garantiscono la qualità superiore dei prodotti. Mentre in vigna è necessario valutare attentamente la maturazione dell’uva, analizzandone i valori di acidità e pH delle uve.
Per questo, l’innovazione determina positive ricadute anche sui prodotti, ed è così che ogni anno la Cantina produce sempre nuovi vini di qualità superiore. Ed anche nel corso del 2014 in cui è stata realizzata la creazione del De Piano, Alto Adige Merlot Cabernet 2011, assemblaggio di due caratteri forti e dal colore della passione. Quindi, l’eccelso APPIUS 2010, proveniente da vigneti storici del Comune di Appiano e composto principalmente da Chardonnay, poi Pinot Bianco, Pinot Grigio e Sauvignon.