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Canto alla luna

Creato il 02 dicembre 2014 da Cultura Salentina

Canto alla luna

2 dicembre 2014 di Redazione

di Felicita Cordella

Canto alla luna

Ivan Aivazovsky: Il golfo di Napoli di notte al chiaro di luna – olio su tela (1842)

Mi fido di te, luna,
carezza di luce,
con te, stanotte,
annuso il sale
di questo mare inquieto.

Dalle narici, giù, giù
mi penetra e inebria
brucia la gola, soffoca,
sapori di nuovi spazi inventa,
nuovi infiniti pregusta.

E il cuore è un pescatore di stelle
e, mentre l’onda violenta
infrange ogni sogno,
insegue ammaliato
i segreti delle maree.

Sul nero scoglio infido, tetro
il bianco dell’onda infranta
diviene tastiera
su cui suonare
la sinfonia dei ricordi.

Debolezze tu, luna, non hai
io una ne ebbi: io amai…!
D’ogni pena sii balsamo tu
in questa notte
d’ineluttabile naufragio!

Mi fido di te, luna,
compagna dell’anima mia
eloquente e muta.
Ridammi, se puoi,
i miei infiniti pleniluni perduti.


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