Una lettera dolorosa è arrivata al sindaco di Soresina Giuseppe Monfrini, alla segretaria comunale Vincenza Zumbolo e ai consiglieri comunali: per motivi personali Cosetta Di Salvo annuncia le proprie dimissioni “irrevocabili” (così le definisce lei stessa) dalla carica di dirigente del servizio finanziario a partire dal primo settembre, lasciando non il Comune ma la carica.
Un dramma politico per l’amministrazione di centrodestra, per il sindaco e il vicesindaco Fabio Bertusi, per l’intera giunta e la maggioranza che ha sostenuto col massimo impegno la necessità di togliere l’incarico di responsabile finanziario a Felice Resmini, al quale mancavano solo due anni alla pensione, per affidarlo a Cosetta Di Salvo. Una lotta politica che ha dell’incredibile e che conosce un acre finale per la stessa Di Salvo, laureata, titolata per svolgere il ruolo di responsabile finanziario, ma con esperienza ancora breve e un passato da vigile urbano, dunque in un settore lontano dall’amministrazione finanziaria di un Comune attorno ai 10mila abitanti, che era dotato di un dirigente esperto, Felice Resmini. Ma il primo atto della nuova amministrazione dopo le elezioni di giugno è stato proprio la sostituzione di Resmini con Di Salvo. Senza far critiche alla Di Salvo, nessuno ha capito perché cacciare Resmini poco prima della pensione. La stessa Di Salvo, volendo, avrebbe potuto chiedere l’affiancamento a Resmini per due anni, al termine dei quali l’uno sarebbe andato in pensione e l’altra sarebbe diventata dirigente, ma con maggiore esperienza.
Lotte furiose contro Resmini, voglia tremenda di togliergli il ruolo di dirigente, anche se Resmini lo aveva svolto per amministrazioni di ogni colore (dalla sinistra unita, alla Dc di Vaiani, al centrosinistra di Rocchetta, al centrodestra di Armelloni…) senza problemi. Quest’anno, per la prima volta, il bilancio del Comune di Soresina, parallelamente a quella dell’Aspm, è nella nebbia, nel caos. Lo stesso revisore dei conti, notaio Cella (sostenuto dalla Lega Nord), ha espresso qualche perplessità sul bilancio e ha affermato durante un infuocato consiglio comunale – ma di serate “calde” ce ne sono state non poche a Soresina, prima dell’impero di Lucifero – che lui non l’avrebbe approvato. E la stessa maggioranza di centrodestra non l’ha approvato.
Le due opposizioni – Soresina Libera con Claudio Maggi e Rinnova Soresina! con Claudio Ghirri, Giuseppe Mametti e l’ex sindaco Giuseppe Rocchetta – hanno più volte chiesto spiegazioni sul primo atto dell’amministrazione Monfrini: la “cacciata” di Resmini.
Al fu quotidiano Cronaca, il sindaco Monfrini spiegò che non era una cacciata, bensì una sorta di promozione dello stesso Resmini all’ufficio tributi, rivendicando il diritto che l’amministrazione comunale ha di riorganizzare gli uffici. Su questo non ci piove. La questione sta nella domanda: “Che ha fatto di sbagliato Resmini? Perché trattarlo a quel modo a un passo dal vitalizio?”.
Contenzioso aperto subito, tra Resmini e il Comune: l’ex dirigente del servizio finanziario si è rivolto a un avvocato e al giudice del lavoro. Ancora nessuna decisione dal tribunale.
Poi altri guai in Comune. Contestata dalle opposizioni anche la curiosa apparizione di un consulente, no, anzi, era il dirigente finanziario di Romanengo che prestava opera di “aggiornamento professionale” a sostegno della stessa Di Salvo. La giunta soresinese ha dato una valanga di spiegazioni, per giustificare il fatto che l’aggiornatore professionale compariva in Comune durante gli orari di chiusura al pubblico. E la delibera d’assunzione? Altro mistero. E’ uscito all’albo pretorio l’atto di pagamento della prestazione professionale qualche tempo fa. Altra ondata di polemiche. Poi il doppio inferno del bilancio, sia di Soresina Rete Impianti che del Comune. Fortunatamente il governo Monti prorogava ancora il termine d’approvazione dei bilanci. Il preventivo 2012 del Comune dopo mille peripezie è passato. La Di Salvo però non sarà più al posto di dirigente.
In teoria potrebbe sostituirla il segretario comunale Vincenza Zumbolo. Difficile però che accetti un incarico simile, oltre a quello che già ricopre.
E allora grazie al blocco delle assunzioni che cosa escogiterà il Comune? Ridarà a Felice Resmini il suo posto? Succederà una cosa normale a Soresina?
Felice Resmini è presidente dell’Avis, podista e maratoneta con il gruppo Soresina Runner, e in passato ha militato in Rifondazione Comunista. Nella Repubblica democratica italiana è possibile fare politica, frequentare le sedi dei partiti, discutere con gli amici, iscriversi alle associazioni, e persino criticare chi vince le elezioni come pure chi le perde. Yes, we can! Possiamo farcela, anche a criticare! E anche ad amministrare! Però occorrerebbe la persona adatta al posto adatto.
E dopo oltre un anno dalle elezioni comunali ancora non si sa chi farà il bilancio a Soresina!
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