- 17 luglio 2014
Di Consiglia Grande. Svolta nella trattativa Alitalia, il fronte dei sindacati registra una nuova spaccatura. Filt-Cigl e Fit-Cisl hanno firmato il contratto nazionale di settore e l’accordo risparmi sul costo del lavoro per circa 31 milioni nei cinque prossimi mesi. Non hanno firmato Uil Trasporti e Ugl.
In merito all’Uil che si è sfilata dall’accordo, così argomenta Luigi Angeletti, suo segretario generale: “Ci sono seri problemi di legittimità su quello che stanno firmando: non mi pare ci sia il 50% più uno.”
Raffaele Bonanni della Cisl, invece ha opinioni diverse: “La forza per chiudere il contratto c’è. Oggi mi pare che abbiamo bloccato la situazione”
Ma che la situazione non sia di opinabile interpretazione lo palesa Gabriele del Torchio, amministratore di Alitalia. Preme trovare un accordo in serata, viste le precarie condizioni in cui la compagnia verte.
Risulta sempre più pregnante risolvere le questioni, alla base dell’accordo con L’Etihad. E se la prima, relativa al contratto nazionale è stata risolta nei giorni scorsi con la firma della Camusso, ancora non trova soluzione l’accordo sul fronte degli esuberi. La stessa Camusso si oppone al taglio del personale perché le modalità in cui esso dovrebbe avvenire sono di dubbia legittimità. La trattativa dovrebbe oltremodo procedere.
D’altronde James Hogan, amministratore dell’Etihad, a Roma in questi giorni per la presentazione del volo Roma Abu Dabi, si mostra sempre più fiducioso per la chiusura della trattativa entro fine luglio. Tende quasi a rassicurare per la vicenda del taglio del personale: Dobbiamo ridurre il numero dei dipendenti, ma in futuro ci saranno nuove opportunità di lavoro”.
Attendiamo nuovi sviluppi.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake