Di Consiglia Grande. La riforma della giustizia continua a rallentare: il problema consiste nelle divisioni che riguardano la maggioranza. Il pacchetto dovrebbe sbarcare domani in consiglio dei ministri, ma la bozza di riforma arriverà molto menomata. Le ultime parole spettano al guardasigilli Andrea Orlando e all’attuale premier Matteo Renzi.
Difatti un paio di tweet ci permettono di capire l’attuale situazione; il primo: Oggi la giustizia si ferma dal 1° agosto al 15 settembre. Noi proponiamo il dimezzamento della chiusura estiva dei tribunali: solo 20 giorni. Il secondo: Il nostro obiettivo è dimezzare entro #millegiorni arretrato del civile e garantire prociv in primo grado in un anno, anziché tre come oggi.
Ma indubbiamente il problema più saldo riguarda la frattura tra il Pd e il Ncd in merito alla prescrizione e regolamentazione delle intercettazioni. Domani si discuterà sul ddl della responsabilità civile delle toghe. Insomma, il cittadino che farà ricorso contro lo stato a causa di una sentenza ingiusta, potrà rivalersi contro il magistrato fino al 50% del suo stipendio.
L’opposizione radicale rimane oltretutto quella di Forza Italia, nelle persone di Brunetta e Chiarelli., il capogruppo azzurro in commissione giustizia a Montecitorio: Vi è totale inadeguatezza della ipotesi di riforma della giustizia che il governo intende proporre. Attendiamo di conoscere il testo definitivo ma alla luce di quanto finora noto non possiamo che esprimere assoluta insoddisfazione. Molto lontani gli obiettivi di una drastica riduzione dei tempi dei processi, l’adeguamento delle strutture e delle risorse umane, la garanzia di una giustizia civile e amministrativa che non blocchi le imprese, scoraggiandone gli investimenti.
Il M5S si è sottratto al confronto e porta avanti il diktat di Casaleggio: I parlamentari M5S sono persone che si confrontano e discutono liberamente.
Ad ogni modo sono 12 i punti che devono essere affrontati in merito alla riforma della giustizia: dal civile con il dimezzamento dell’arretrato, la riduzione dei tempi, la corsia preferenziale per famiglie e imprese, al penale con accelerazione del processo e norme contro la criminalità organizzata. Si auspica un cambiamento anche del Csm e la riqualificazione e informatizzazione del personale.
Si pensa infine ad alleggerire i tribunali: si opta per il turbo alle separazioni e ai divorzi per chi accetti di sottoscrivere una convenzione di negoziazione assistita da un avvocato e il procedimento arbitrale per i processi civili previa istanza congiunta delle parti.