Avete presente il "liberi tutti" che si scatenava nella vostra classe delle elementari non appena usciva la maestra? Ecco, non avete l'impressione che sia precisamente quello che sta succedendo in questi giorni a Roma nei "palazzi del potere"?
Non appenna Giorgio Napolitano si è dimesso si è scatenato un putiferio. I più casinisti, manco a dirlo, sono "quelli" del PD, in buona compagnia con Forza Italia, anch'essa ad un passo dalla rottura. Il MoVimento 5 Stelle per adesso guarda in un angolo, ma c'è da giurare che al momento giusto si getterà nella mischia in maniera piuttosto vivace.
L'impressione è che l'elezione del successore di Re Giorgio sarà una resa dei conti: forse non melodrammatica come il tentativo fallito nel 2013, ma probabilmente altrettanto clamorosa.
Vedremo come andrà a finire ma una cosa è certa: per la seconda volta in una sola legislatura ci si avvicina all'elezione della più alta carica dello Stato in un clima surreale, in cui tutti giocano una "partita" che niente ha a che fare con la scelta del Garante della Costituzione.
Domenico Cerabona
@DomeCerabona