Io resisto, sono stoica e non lo indosso, ma sono debole e per quanto abbia orientato i miei gusti verso quei capi che mi donano ogni tanto sbuffo, mi stufo, medito e vorrei provare qualcosa di nuovo, qualcosa che mi dona meno, ma così tanto per cambiare. A volte la prendo come una sfida e ragiono su come potrei indossare quel capo che non mi dona, cercando però di minimizzarne un po' gli effetti. Talvolta faccio pure un'incursione in un negozio, prendo i capi incriminati e provo a vedere il risultato. Non fatelo, non lo consiglio a nessuno, immancabilmente il risultato è dei peggiori e devo essere armata di molta autostima ed ottimismo per evitare di andarmi a consolare con un pezzo di focaccia.
I capi che mi piacciono e non mi donano sono:
- le camicie di seta semi trasparenti e larghe, magari con un fiocco al collo o con il collo alla coreana. Nascondono il mio punto vita, mi abbassano e mi fanno sembrare più larga. Penso potrei indossarle solo sotto una giacca da tailleur ben sciancrata, ma dato che non ne porto non ho altro abbinamento.
- i pantaloni a sigaretta, dritti a metà caviglia e di tutti i colori, ma soprattutto bianchi. Mi abbassano evidenziano la mia caviglia tanto grossa da sembrare fusa con il polpaccio. Eppure li trovo così eleganti, pratici, intramontabili.
- il beige: vorrei vestirmi di beige dalla testa ai piedi, con qualche pezzo nero o bianco. Trovo così eleganti le donne che lo fanno, sembrano sempre perfette e sempre in ordine anche se poi indossano sempre le stesse cose. Eppure non è un colore che mi dona e non si addice proprio ai miei cosciotti, sto molto meglio col color cammello rosato.
- i maglioni oversize di lana grossa: mi piace tanto il look rilassato e caldo che trasmettono, vorrei infilarmi in un enorme maglione di lana a trecce panna, che mi arrivi fino a metà coscia e mi piova da una parte, con le esili gambe fasciate dalle calze che sbucano. E invece non riesco ad avere questo look nemmeno in casa, non ho ancora trovato un maglione abbastanza grande e in ogni caso tutti quelli che provo mi sono abbondanti sulle spalle e aderenti sul sedere, con un effetto terribile.
- le gonne a matita nere: adoro l'aspetto da donna in carriera che danno a ogni donna che li indossa, perfette impeccabili e all'altezza della situazione. Invece le poche che ho provato su di me fanno un pessimo effetto, persino se salgo su un tacco 12, non sarebbero d'altra parte adeguate nel mio ufficio quindi sospiro e le lascio in camerino.
- i top a impero, con o senza maniche, più lunghi delle anche, possibilmente bianchi o meglio di pizzo. Mi allargano i fianchi, e stanno malissimo sia con gonne che con pantaloni a palazzo o a zampa, ma io li adoro e i pochi che ho stazionano nell'armadio da lungo tempo.
- le minigonne a palloncino. Qui confesso, anni prima di intraprendere questa gita nel mondo delle forme del corpo ho comprato una meravigliosa gonna a palloncino nera, di seta cotta, di Patrizia Pepe, con anche arricciamento e plissettamento in vita. E' lì nel mio armadio e le voglio bene, una taglia 42 acquistata quando ero ai minimi storici (58kg) e convinta di dimagrire ancora (matta). Davanti tutto sommato non mi sta male perché la seta cade dritta e il palloncino non è molto ingombrante, dietro... sappiate che quando vi dico che il modello a palloncino corto dona più a lati B piatti lo dico proprio con cognizione di causa. Comunque lei resta nel mio armadio, non sia mai che per qualche strana ragione io torni a 58kg e non guardandomi indietro (il di dietro) decida di indossarla.
Vi ho confessato le mie debolezze. Quali sono invece i capi che tanto vi piacciono, ma che avete capito che proprio non vi donano?