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Capire e curare il dolore degli anziani

Creato il 18 settembre 2012 da Terzosettoresocialnetwork @TerzoSettoreSN

Capire e curare il dolore degli anzianiVisitare e prescrivere farmaci non basta: per assistere fino in fondo i pazienti più attempati, i geriatri e gli altri specialisti che si occupano di patologie degli anziani saranno in aula oggi, a Torino, per un corso che attraverso la comunicazione efficace insegna le tecniche più avanzate di diagnosi del dolore. L’iniziativa, dal carattere particolarmente innovativo e con un marcato sfondo etico-sociale, è denominata “Progetto Come”, e nasce con il sostegno incondizionato di Grünenthal Italia e il patrocinio della Sigg (Società Italiana di Gerontologia e Geriatria).
Il corso affronta e risolve uno dei punti più critici nel rapporto con pazienti in età avanzata: la difficoltà che la maggior parte degli anziani incontra nel rappresentare al medico le proprie sofferenze. Il problema è estremamente diffuso, anche perché l'80% degli ultrasessantacinquenni soffre di dolore e l'Italia è la seconda nazione più anziana d’Europa. ‘Come’ è una campagna itinerante, partita da Brescia lo scorso 26 maggio, che in 13 tappe insegna agli specialisti di diverse branche mediche le più aggiornate tecniche di comunicazione, per comprendere il dolore geriatrico e stimolare il paziente a raccontare il proprio sintomo, partecipando attivamente alla terapia. “In qualità di responsabile della Geriatria dell’ospedale delle Molinette – annuncia il professor Giancarlo Isaia, Direttore della Struttura Complessa di geriatria e malattie metaboliche dell’osso dell’Azienda Ospedaliera “Città della Salute e della Scienza” di Torino, nonché Responsabile Scientifico della giornata ‘Come’ di oggi – non sono soltanto lieto di animare e coordinare il Progetto ‘Come’ nella nostra città, ma anche orgoglioso di diffondere la notizia della particolare sensibilità manifestata nel Luglio scorso dall’Università di Torino per il tema della comunicazione efficace. La nostra università, infatti, è stata la prima in Italia a inaugurare il corso ‘Adotta un paziente’: un’intera classe di studenti del sesto anno è stata invitata, attraverso un apposito corso istituzionale, a recarsi presso il luogo di degenza dei pazienti, per instaurare con loro un dialogo, per prendersi cura del malato, nel senso più profondo dell’espressione, stringendo con lui un rapporto spesso più efficace di tante terapie. Imprescindibile, naturalmente, anche il versante teorico di questa iniziativa: i ragazzi hanno ricevuto in aula una formazione specifica su metodi e tecniche di comunicazione efficace, quindi una materia di studio perfettamente sovrapponibile all’oggetto della formazione itinerante promossa dal Progetto ‘Come’”. La giornata torinese della campagna ‘Come’ prenderà il via alle 09:00 presso l’Hotel Santo Stefano (via Porta Palatina 19) e i medici iscritti saranno aggiornati sui due aspetti principali delle terapie antalgiche per i pazienti anziani: “Il duplice oggetto della formazione promossa dal Progetto ‘Come’ – prosegue il professor Isaia – è suggerito dalla natura stessa del dolore nell’anziano: una comunicazione efficace tra lo specialista e il paziente ormai attempato, infatti, deve tendere anzitutto a sconfiggere la rassegnazione che spesso gli anziani manifestano nei confronti del dolore, perché questo sintomo può essere controllato anche nella terza età. Ma il dolore si può combattere, e così veniamo al secondo tema della nostra formazione, purché i geriatri siano in grado di farlo con la terapia appropriata. Lo specialista, quindi, deve rassicurare il paziente anche circa gli effetti collaterali dei farmaci: lo farà senz’altro attraverso una corretta comunicazione su questo punto, ma poi dovrà essere in grado di tenere il suo assistito al riparo da questi effetti indesiderati, nonché dai rischi d’interazione tra le troppe medicine che gli anziani sono sovente costretti ad assumere”. I profili farmacologici del trattamento del dolore nel paziente anziano costituiscono infatti uno dei temi centrali degli incontri del Progetto ‘Come’, e nella tappa torinese saranno approfonditi dalla professoressa Paola Sacerdote, Associato presso il Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Milano. Dopo l’appuntamento odierno, il Progetto ‘Come’ proseguirà alla volta di Genova, Firenze, Bologna, Bari, Milano, Perugia, Roma e Treviso.


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