L’ultimo lifting di Capitan Harlock non ottiene il successo sperato.
Titolo: Capitan Harlock: Space Pirate
Soggetto: Leiji Matsumoto
Regia: Shinji Aramaki
Protagonisti: Pirati
Materia: Fantascienza, Animazione
Energia: Avventure, Lotta per la Libertà
Spazio: Universo
Tempo: Futuro
Il genere umano ha da tempo abbandonato la terra esaurita e colonizzato l’universo.
Ma anche i pochi pianeti abitabili si stanno esaurendo e molti pensarono di tornare sulla terra.
La Gaia Sanction è il governo corrotto che regola l’umanita e dichiara la Terra pianeta sacro e inaccessibile.
Harlock non riconosce l’autorità della Gaia Sanction e si è dato alla lotta per la libertà con la sua Arcadia.
Harlock vuole far esplodere 100 bombe a vibrazione dimensionale piazzate in punti specifici dell’universo per sciogliere i nodi del tempo e tornare nel passato per dare una speranza di libertà all’umanità e ricominciare da capo.
La 100 bomba va piazzata sulla terra difesa dalla Gaia Fleet.
Inizia l’ultima battaglia di Capitan Harlock.
Trama complessa e decisione discutibili rendono il film lento, diluendo l’enfasi del cupo personaggio che abbiamo imparato ad amare da bambini da un cartone animato tutt’altro che per bambini.
Le belle immagini dovute al massiccio impiego di computer grafica illuminano gli occhi contribuendo a rendere ancor più amaro il rimpianto per una trama più consistente.
Voto Finale: Deludente
Frase del film: Un’istante ripetuto nel tempo diventa eterno, è questa la libertà