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Capitan Pio: pulcini alla riscossa

Da Romina @CodicediHodgkin

Molti anni fa, lo ricordo come fosse ieri, mia madre mise seriamente in dubbio la mia lucidità, sospettando un abuso di sostanze psicotrope, solo perché le raccontai di aver visto tre galline becchettare serenamente in orario di punta sul ciglio della Cristoforo Colombo, trafficatissima arteria che collega il litorale di Roma con l’EUR. Non capiva perché mai 3 animali da cortile dovessero rischiare le penne (nel senso più letterale possibile) su una di quelle strade in cui per fare 200 metri ci si può impiegare, con una buona dose di fortuna,  un’ora. Nemmeno io sapevo spiegarmelo, tanto più che l’aria lì è irrespirabile per noi umani, figuriamoci per delle galline che arrivano precise precise all’altezza dei tubi di scappamento ma tant’è, c’erano, erano lì, le avevo viste e c’era poco da fare. Memore di questo episodio che cambiò per sempre la percezione che mia madre aveva di me, ho provato un tenero moto di solidarietà nei confronti dei protagonisti umani di questa storia brasiliana.

Due piloti erano in procinto di decollare, con un volo Martinair, da Campinas (Brasile) con destinazione Quito (Equador), ma il loro ingresso in cabina di pilotaggio ha riservato una sorpresa molto particolare. Con le zampette ben piantate sulla barra di comando c’è un pulcino. E non è solo. Il suo secondo è poco più il là. Entrambi, li guardano con aria di sfida. L’immagine lascia piuttosto perplessi i piloti. Chi sono quei due? Hanno in mente di dirottare il volo? Sono dei terroristi  del Fronte di Liberazione dei Polli in Batteria? Sono forse dei narcotrafficanti sotto mentite spoglie? L’addestramento ricevuto non li aveva preparati a questa eventualità.

un pulcino
Due pulcini

Nel caso i piccoli pennuti provenissero da un allevamento di galli da combattimento e fossero pronti a menare le ali, i due piloti cercano, con successo, di aprire una trattativa. Un sacco di becchime ciascuno e i due accettano di lasciare la cabina di pilotaggio senza opporre resistenza.

Sono a tutt’ora ignote le cause del tentato dirottamento del volo da parte dei due pulcini, né si sa se avessero dei complici all’interno dell’aeroporto. Che volessero semplicemente dimostrare che non è vero che le galline non possono volare?!

 


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