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Capitolo 14

Da Milu
CAPITOLO 14Dopo aver tirato la leva della balaustra, aspettammo che tutte le persone uscissero dall’ascensore per entrare. La porta si chiuse davanti a noi e Alex cominciò a muoversi nervosamente. <<Amore stai calmo>> gli dissi << premi 0-1-stop>>. Alex, scioccato mi abbracciò così forte che per poco non soffocai. <<Ma come! Hai ricordato la sequenza per andare dall’altra parte e non mi dici niente?>> mi disse quasi piangendo per la felicità. <<Volevo farti una sorpresa! In realtà ricordo molte altre cose>>. << Oh sono così felice che mi metterei ad urlare!>> mi disse, e mi baciò tutta la faccia. <<Sei pronta ad andare?>> mi disse dopo il momento di euforia. Si vedeva chiaramente che non vedeva l’ora di tornare nella nostra dimensione. Io con la piena consapevolezza di deluderlo, decisi comunque di confessare apertamente <<Veramente ... no. Sono abituata a questo mondo ora. Non so se riuscirei a ricominciare una nuova vita dall’altra parte. Almeno non ora. Ho bisogno di un po’ di tempo per abituarmi all’idea. Ho bisogno di tempo per dire addio ai miei genitori. E poi vorrei sapere tante cose prima di andare. Ho così tante domande!>> speravo che Alex comprendesse come mi sentivo. <<Hai perfettamente ragione amore. Ti spiegherò tutto, con calma. Scusami se non ho tenuto conto dei tuoi sentimenti. È solo che ti ho aspettato così a lungo! Ma prenditi tutto il tempo che vuoi.>> mi rassicurò Alex. Era un ragazzo perfetto. Mi capiva sempre, mi appoggiava sempre.Alex e Martina, quella domenica vennero a pranzo a casa mia. Nel pomeriggio, ci sedemmo giù in cortile per parlare della situazione. Io avevo già ricordato che nella nostra dimensione Alex era il figlio del governatore, e che io ero la sua fidanzata. Dovevamo sposarci. Poi qualcosa era andato storto e io mi sono risvegliata in quest’altra dimensione, senza avere più un ricordo dell’altra. Questo era tutto ciò che ricordavo, ma volevo sapere cos’era veramente accaduto.Alex era seduto sul muretto di fronte a me. <<Una settimana prima del nostro matrimonio, mio padre scoprì che il suo segretario, aveva corrotto dei ministri per far cadere il governo. Il segretario … era tuo padre Cri.>>  disse a testa bassa, mentre teneva gli occhi chiusi. In quel momento l’ultimo spiraglio del buco nero venne inghiottito per sempre. << Io … non posso crederci!>> dissi a bassa voce mentre una lacrima mi cadde sulla mano. <<Ricordo tutto adesso. Mio padre passava le ore chiuso nel suo studio con i ministri.>> dissi piangendo <<Ma come ha potuto fare una cosa del genere? Qui è sempre stato un uomo onesto e rispettato.>> non riuscivo proprio a capire.<< Quando mio padre scoprì il complotto, decise di cacciare la tua famiglia per sempre dall’altra dimensione e di mandarvi di qua. Ma tuo padre prima di andarsene, chiese di poter cancellare la tua memoria, per non farti soffrire. Non poteva sopportare che lo odiassi. Così mio padre acconsentì, e dopo averti addormentata, in un laboratorio ti venne cancellata la memoria e te ne venne data una nuova. Quella che hai avuto fin’ora.>> mi spiegò a fatica Martina. << Ecco il perché di quel buco nero che avevo nella mente. Ora ricordo perfettamente. Ma nell’altra dimensione il tempo scorre in modo diverso, vero? Scorre molto più veloce! Ecco perché la mia età è rimasta la stessa. >> ora l’euforia aveva preso il posto dello sgomento. << Si è vero. Di là il tempo scorre più velocemente, anche se non ce ne accorgiamo. Infatti il tempo che ho dovuto aspettarti mi è sembrato interminabile! Ma non ho mai smesso di cercarti. Per questo io e Martina siamo venuti di qua.>> mi disse Alex riprovando tutto il dolore che aveva subito.<<Posso solo immaginare come ti sei sentito. Mi dispiace tanto!>> dissi fra le lacrime. Alex si precipitò da me e mi strinse forte. << Non è colpa tua amore. Tu non c’entri niente. L’importante è che ora ci siamo ritrovati e non ci lasciamo più!>> una sua lacrima mi bagnò il collo, e io lo strinsi forte per qualche secondo.Martina si mise vicino a me e mi strinse la mano. <<Una cosa non riesco a capire. Non provate nessun risentimento per mio padre? Scherzate con lui come se niente fosse successo. Come fate?>> chiesi stupita. <<Abbiamo capito che si era sinceramente pentito nel momento in cui ha voluto cancellarti la memoria. Ha voluto cominciare una vita onesta e dignitosa di qua, per il tuo bene e per il bene di tua madre. È un’altra persona ora. Tieni conto di questo quando parlerai con lui, anche se sei risentita nei suoi confronti.>> mi rispose Alex. Io ero senza parole. Era un ragazzo così saggio e così buono. Aveva un’anima limpida e profonda. Ma infatti. Ora dovevo parlare con mio padre, e non sarebbe stato per niente facile.

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