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Capitolo 48

Da Blackvinylblues @blackvinylblues

- Ma eri tu quindi il nostro contatto a est?
- No. Ma gli ero molto vicino.
- In che senso?
- Lo tenevo d’occhio. Mi eravate simpatici. Anch’io mi sono fatto i duplicati dei vostri vinili. Per tenerli nella mia Trabant.
Non so se essere onorato o incazzato.
- E allora perché hai pagato Marty per andarsene?
- Stava diventando troppo rischioso per lei.
- E noi?
- Che cazzo me ne fregava di voi, lei era mia sorella.
- Quindi lo sapevi già da allora?
- Io l’ho sempre saputo. Sapevo tutto di voi. Era il mio compito. Ma penso che tu sappia già tutto.
- Ma perché volevano fermarci?
- Penso che voi abbiate fatto parecchi danni all’etichetta statale. Voleva stringere accordi per produrre compilation in maniera completamente legale.
- E quindi?
- Se voi aveste continuato a portare dischi nuovi, non avrebbe avuto senso tutto questo. La pirateria non si sarebbe fermata, perché eravate voi le fonti primarie, e i dischi della Amiga non se li sarebbe comprati nessuno.
- Capito.
- Eravate davvero qualcosa di speciale. Fossi stato in Klaus, sarei venuto a farvi i complimenti.
- Dici che era lì per quello?
- Penso fosse più per un avvertimento.
- E allora perché i rapporti agli altri? E perché a me non l’ha spedito?
- Questo è semplice. Tu sei l’unico dei tre che si è spostato.
- E Marty? Lei non l’ha ricevuto?
- L’ha spedito al mio indirizzo per lei.
- Sicuro non si tratti di semplice ricatto?
- No. Questo devi scoprirlo tu.
- Capito. Ma perché dovrei andare a Est? Il caso è risolto.
- Non hai nulla. Non hai il chi, il come, il perché.
- Il chi ce l’ho.
- Ok. Ma ciò non toglie che devi trovare il resto. Non ti interessa?
- Dipende. Secondo te c’entra con il caso Black Vinyl?
- Secondo me sì. Ora vado. Sono contento di non averla usata.
- Ed io?
- Tu vai a Eisenhüttenstadt. Cerca quello che puoi.
- Perché dovrei farlo?
- So dove abiti. Se devo andare al fresco, prima ti faccio fuori.
- Ok.
- Ora vado.
- Ciao. Ti manderò una cartolina.
- Che gentile.
Sono sempre gentile con chi mi minaccia di morte. Però questo non ho voglia di dirlo. Una pallottola nel ginocchio penso sia uno dei dolori più forti da sopportare.
Risalgo, vedo i bagagli già pronti e scendo.
Chiamo il commissario.
- Non torno, per ora.
- Perché? Non hai risolto tutto?
- Evidentemente no.

- Ma eri tu quindi il nostro contatto a est?

- No. Ma gli ero molto vicino.

- In che senso?

- Lo tenevo d’occhio. Mi eravate simpatici. Anch’io mi sono fatto i duplicati dei vostri vinili. Per tenerli nella mia Trabant.

Non so se essere onorato o incazzato.

- E allora perché hai pagato Marty per andarsene?

- Stava diventando troppo rischioso per lei.

- E noi?

- Che cazzo me ne fregava di voi, lei era mia sorella.

- Quindi lo sapevi già da allora?

- Io l’ho sempre saputo. Sapevo tutto di voi. Era il mio compito. Ma penso che tu sappia già tutto.

- Ma perché volevano fermarci?

- Penso che voi abbiate fatto parecchi danni all’etichetta statale. Voleva stringere accordi per produrre compilation in maniera completamente legale.

- E quindi?

- Se voi aveste continuato a portare dischi nuovi, non avrebbe avuto senso tutto questo. La pirateria non si sarebbe fermata, perché eravate voi le fonti primarie, e i dischi della Amiga non se li sarebbe comprati nessuno.

- Capito.

- Eravate davvero qualcosa di speciale. Fossi stato in Klaus, sarei venuto a farvi i complimenti.

- Dici che era lì per quello?

- Penso fosse più per un avvertimento.

- E allora perché i rapporti agli altri? E perché a me non l’ha spedito?

- Questo è semplice. Tu sei l’unico dei tre che si è spostato.

- E Marty? Lei non l’ha ricevuto?

- L’ha spedito al mio indirizzo per lei.

- Sicuro non si tratti di semplice ricatto?

- No. Questo devi scoprirlo tu.

- Capito. Ma perché dovrei andare a Est? Il caso è risolto.

- Non hai nulla. Non hai il chi, il come, il perché.

- Il chi ce l’ho.

- Ok. Ma ciò non toglie che devi trovare il resto. Non ti interessa?

- Dipende. Secondo te c’entra con il caso Black Vinyl?

- Secondo me sì. Ora vado. Sono contento di non averla usata.

- Ed io?

- Tu vai a Eisenhüttenstadt. Cerca quello che puoi.

- Perché dovrei farlo?

- So dove abiti. Se devo andare al fresco, prima ti faccio fuori.

- Ok.

- Ora vado.

- Ciao. Ti manderò una cartolina.

- Che gentile.

Sono sempre gentile con chi mi minaccia di morte. Però questo non ho voglia di dirlo. Una pallottola nel ginocchio penso sia uno dei dolori più forti da sopportare.

Risalgo, vedo i bagagli già pronti e scendo.

Chiamo il commissario.

- Non torno, per ora.

- Perché? Non hai risolto tutto?

- Evidentemente no.

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